ESPLORANDO LA MAGIA DI SPARE

Per la prima volta pubblicato in “Austin Osman Spare – the Divine Draughtsman”, catalogo dell’esibizione. Questo fu uno di tre articoli su Spare commissionati per l’esibizione di Londra del 1987. Fu causa di grande eccitazione, perché suggeriva il fatto che io venivo considerato un esperto di Spare. C’è inoltre un pensiero intimidatorio, vedendomi come uno che è stato impregnato dalle sue idee (e nato come risultato, forse, un bambino grazioso). L’atto fu eseguito attraverso l’inseminazione artificiale (attraverso i suoi libri) e non ho mai appreso molto del donatore. Onestamente Signori

 

INTRODUZIONE

 

Il Libro del Piacere descrive il sistema magico di Spare e la sua base filosofica. In esso egli introduce un principio chiamato “Kia” (analogo al “Tao”, “Immanifesto” Cabalistico, o il “Pleroma” di Jung) dal quale tutte le manifestazioni discendono attraverso un processo di rifrazione attraverso il principio della dualità: noi percepiamo, per esempio, il nero e il bianco a causa del fatto che essi sono manifesti come coppia polarizzata, nel Kia essi esistono solamente nel potenziale, essendo indistinti e così immanifesti. È chiaro in altri punti della sua opera che Spare era al corrente del trattato di Boheme “Sulla Vita Supersensuale”, dove il discepolo chiede al maestro come egli può arrivare a conoscere la vita supersensuale e gli viene detto “quando ti getterai in QUELLO, dove nessuna creatura risiede, anche se fosse solo per un momento…”

Come umani noi siamo impigliati nella dualità, divisi da noi stessi cercando sempre il completamento nel desiderio, essendo il nostro universo frammentato dalle nostre credenze. Spare patrocina un ritorno a Kia e la fine di tutti i credi, negando tutte le dualità con il suo “Né l’uno Né l’altro”: pensa per esempio ad una manifestazione, per esempio il “bianco”; non bianco implica il nero; né bianco né nero implica cosa? Uno dice il grigio; né nero, bianco né grigio cosa implica? …. E così via fino a che la nostra immaginazione viene esaurita e la coscienza vacilla sull’orlo – come nella meditazione Buddista “non quello, non questo”. Così noi arriviamo a conoscere il Kia, la Libertà.

Per praticare la magia di Spare uno deve districare un desiderio conscio da una trama di credenze consce ed inconsce, distillando l’essenza di quel desiderio in un semplice sigillo con nessuna associazioni cosciente, quindi portando quel sigillo indietro nel Kia, esaurendo se stesso e collassando in quello che egli descrive come ‘la posizione della morte’ – un totale schianto con nessuna altra coscienza che la consapevolezza del sigillo, fino a che anch’esso si dilegua. Per un effetto più grande questo dovrebbe essere fatto in un momento di disperazione o disappunto, quando qualche altro desiderio è stato impedito e vi è una pozza di libido frustrata – “libero credo” lo chiama – per alimentare l’operazione.

Tale descrizione spoglia della sua magia non gli rende grande giustizia. È meglio leggere le sue opere originali insieme con i commentari citati alla fine di questo saggio. Piuttosto che ripetere il materiale esistente questo saggio suggerisce alcune ulteriori idee per la ricerca.

 

LA NASCITA DI UN EONE

 

Nel 1904 Austin Spare scrisse – o piuttosto creò – il suo primo libro, che fu pubblicato nel 1905 come “Earth Inferno”: ‘creato’ perché questo libro contiene più immagini che parole, e metà delle parole sono esse stesse citazioni da altre fonti. Il risultato è abbastanza incomprensibile – persino con l’intuito.

Nel risveglio della decadenza di fine secolo questa incomprensibilità era proprio un tentativo deliberato da parte di un giovane artista trendy di creare un’aura di mistero e di fascino? Leggendo “Earth Inferno” ho l’impressione di qualcuno che è passato attraverso la disperazione per ricevere un barlume di verità mistica, e che ora sta lottando per portare quella realizzazione. Essa sembra come una rivelazione che manca di comunicare (a me) l’essenza di quello che l’artista sperimentò. Il fatto che nove anni più tardi egli sta ancora cercando di spiegare la sua scoperta, e con un successo lievemente più grande, nel suo “Libro del Piacere” conferma un genuino desiderio di insegnare piuttosto che ingannare.

In questo caso Spare cosa sta cercando di comunicare? Niente altro che una filosofia completa di vita e magia; ma una così semplice tuttavia così difficile da afferrare che è forse meglio avvicinarsi attraverso il confronto e il contrasto con altri sistemi meglio conosciuti. Inizio con alcuni raffronti.

 

CROWLEY E SPARE

 

Le parole di apertura di “Earth Inferno” sono una immagine (datata 1904) che finisce con una profezia: “Ahimé! La convenzione dell’epoca è vicina al suo limite / E con essa la resurrezione della Donna Primitiva”. Così Spare sta annunciando una qualche sorta di punto di svolta nella storia. Nello stesso anno Aleister Crowley ricevette il suo Libro della Legge che annunziò la nascita di una nuova epoca. Un elemento interessante di questa rivelazione è la celebrazione della “donna scarlatta” – un archetipo femminile e reminescente della “donna primitiva” di Spare. Questo elemento è persino più chiaramente presente nell’opera di Dion Fortune. Nel 1904 lei stava scrivendo il suo primo libro: come giovane ragazza stava trovando ispirazione per la sua poesia da scolara sulla costa vicino Weston Super Mare, una ispirazione che molti anni dopo sbocciò nel libro “La Sacerdotessa del Mare”, ambientato in quel luogo e riguardante una operazione magica per liberare la società dal racket Vittoriano e annuncia un nuovo archetipo femminile – la donna sacerdotale di potere.

Queste coincidenze suggeriscono che Spare potrebbe essere ‘entrato in armonia’, quello che uno potrebbe dire, dipendendo dal suo proprio credo, ad un fermento di idee, una nuova corrente di pensiero, lo spirito dei tempi, o la nascita di un nuovo eone. Vi è altra evidenza di questo impeto di pensiero rivoluzionario intorno al 1904: questo fu l’anno quando Jung venne attratto da Freud e il suo concetto di inconscio; fu l’anno della nascita di un altro esploratore dell’inconscio – Dalí; fu il tempo del disincanto di Steiner con la Teosofia che lo porto alla fondazione dell’Antroposofia. Altre opere completate nel 1904 pubblicate nel 1905 includono la speciale teoria della relatività di Einstein, e il suo testo sull’effetto fotoelettrico che gli fece vincere il Premio Nobel nel 1921 e che gli diede la prima forte evidenza per sostenere la teoria formulata recentemente dei quantum.

Tutto nel 1904 fu un anno interessante, e questo fu espresso più chiaramente da Crowley quando egli lo annunciò come l’anno della nascita di un nuovo eone. Così iniziamo a comparare le rivelazioni di Spare con quelle di Crowley.

In modo scoraggiante non vi è un ovvio paragone tra il “Libro della Legge” di Crowley e “Earth Inferno” di Spare – una l’opera di uno scrittore e l’altra l’opera di un artista. La cosa più vicina al “Libro della Legge” scritta da Spare è la prima parte del suo più tardo “Centro della Vita”. Essa consiste di tre capitoli di aforismi dettati da tre essere differenti – Kia, Zos e Ikkah – che per la prima volta appaiono in “Earth Inferno”, ed esso quindi richiede un confronto con il “Libro della Legge” che consiste inoltre di tre capitoli dettati da tre esseri. Mentre le ultime parole di Kia sono “Io – spazio infinito” è naturale identificare Kia con Nuit e cercare di vedere paralleli nei due testi.

I soli paralleli ovvi sono nel secondo capitolo di Spare che contiene diverse espressioni abbastanza thelemite tali quali:

“I grandi sono retti perché le loro morali sono arbitrarie”;

“giudica senza pietà, tutta questa debolezza è il tuo abuso di te”;

“Vi è un solo peccato – soffrire”;

“…sii sicuro che voglia (un interessante confronto con “fai quello che vuoi”);

“Non avere paura di niente- colpisci al più alto” e così via.

Il “Centro della Vita” fu, d’altra parte scritto dopo che Spare era stato in contatto con Crowley, così che queste similarità possono essere ben dovute alla conoscenza di Spare del “Libro della Legge”, ma ricordatevi che egli aveva rigettato Crowley, così che qualsiasi influenza non sarebbe stata una imitazione servile ma piuttosto idee scelte perché esse erano in accordo con la sua propria visione.

La conclusione che io propongo è che una maniera di vedere la magia di Spare è la sua propria interpretazione di una nuova corrente che entrò nella mente-gruppo  intorno al 1904. Egli stava vedendo una sfaccettatura del tutto; Crowley, Einstein, Jung, Fortune e probabilmente molti altri dovevano cogliere altre sfaccettature di esso. Ognuno cercò di spiegare quello che vedevano: alcuni come Crowley fornirono resoconti completi, altri come Einstein fornirono dettagliati resoconti di più piccole parti del tutto. Spare stava cercando di dare un resoconto completo, una intera filosofia di esistenza ma non lo comunicò molto chiaramente. Così noi possiamo comprendere la sua opera meglio se noi permettiamo ad idee di altre persone di gettare luce su di essa.

La prima differenza tra Crowley e Spare che mi colpisce è che la scrittura di Spare fornisce una teoria semplice e coerente dove Crowley fornisce una tecnologia dettagliata. È possibile leggere Spare attentamente e arrivare alla risposta: “sì, ma cosa devi fare ?” – vi è poca istruzione pratica. Crowley, dall’altra parte, ha fornito un enorme corpo di rituali e altre pratiche, più che una persona possa padroneggiare in una vita, ma vi sono momenti quando uno trova difficile trovare una teoria coerente dietro a tutte queste pratiche – egli passò attraverso la sua fase Golden Dawn, la sua fase buddista, la sua fase Thelemica e così via. Attraverso la analogia potete comparare la scrittura di Spare a quella di Einstein – può essere difficile da comprendere, ma dietro di essa giace un modello molto semplice di realtà. Per ottenere una grande energia secondo Einstein è solamente necessario dividere l’atomo; per ottenere un desiderio, dice Spare, è solamente necessario rimuoverlo dall’inconscio, livello organico, e coscientemente dimenticarlo. Ma in pratica la semplice separazione di un atomo richiede un vasto investimento in tecnologia; allo stesso modo molte persone non possono seguire le semplici istruzioni di Spare a meno che esse hanno precedentemente compiuto una disciplina di auto-sviluppo secondo le linee, dico, della tecnologia magica di Crowley (vi possono essere alcuni con un innato senso magico, ma la maggior parte di noi sono ancora alla deriva in un mare di credenze e desideri). Così un approccio a Spare è di usare la sua visione del mondo per aiutare a chiarire la propria mente dall’abbondanza degli dei, mentre si praticano realmente tecniche Thelemiche per rafforzare i metodi magici di Spare.

Mi piace il contrasto tra il “fai ciò che vuoi” di Crowley e “tu sia quello che vuoi” di Spare, perché esso illustra i miei sentimenti che Crowley e Spare rappresentano, come lo fecero, lo yang e lo yin del nuovo eone. Sebbene Crowley riconosca che l’esistenza è pura gioia la sua magia riflette la volontà di potenza dove quella di Spare riflette la volontà di piacere. Vi è molto Taoismo nelle scritture di Spare. Paradossalmente, d’altra parte, anche se le forme femminili abbondano nella sua arte, “il femminile” gioca una piccola parte nelle sue scritture apparentemente misogine. É lo spirito delle sue idee che è così yin – come se il Femmineo stesse lavorando al livello inconscio in Spare dove il Mascolino stava conducendo l’inconscio di Crowley.

Un esempio della natura “yin” del sistema di Spare è nella sua enfasi nell’importanza del dimenticare. Nei suoi sistemi se te hai un desiderio, devi inventare un sigillo apparentemente senza significato per incapsulare quel desiderio, ti esaurisci in una frenesia di attività fino a che il solo oggetto che rimane nella coscienza è il sigillo, lo trattieni fino a che esso diviene caricato con “libero credo”, e quindi devi fare tutto  il possibile per dimenticare di seguito il desiderio originale – perché il desiderio conscio impedirà la realizzazione del sigillo. Questo è un po’ difficile. É inoltre piuttosto imbarazzante perché noi troviamo un grande spartiacque qui nella teoria magica: quei sistemi che enfatizzano il “non desiderare” (per esempio Spare, taoismo, zen) e quelli che consigliano di infiammare se stessi con il desiderio – come nelle istruzioni di Crowley per la devozione a un divinità, come o nei sistemi ‘auto-aiuto’che domandano una costante affermazione del proprio obbiettivo (mi ricordo di aver visto una signora americana compiere un esercizio svedese  mentre cantava “Io devo, io devo, io devo aumentare il mio petto”). Entrambi questi estremi hanno un anello di verità, come possono essere riconciliati? Non è abbastanza solamente spezzare l’operazione in due e dire per prima cosa c’è il bisogno di infiammare se stessi e dopo dimenticare – nelle tradizionali evocazioni del Santo Angelo Custode uno continua ad infiammarsi fino a che arriva al successo.

 

L’INTERNO E L’ESTERNO

 

Una possibile spiegazione è che la distinzione può riflettere la differenza tra introversione e estroversione. L’estroverso è positivo verso il mondo esterno, e negativo verso il mondo interiore. Quando l’estroverso tenta un lavoro ‘interiore’ egli lo trova come un posto pazzo come lo specchio del mondo di Alice – devi metaforicamente camminare a ritroso in modo da muoverti in avanti. L’introverso è molto più a suo agio nel suo mondo interiore, ma è più probabile che sia perplesso dal mondo esteriore; qui l’introverso trova che egli spesso deve andare indietro in modo da andare avanti. L’introverso sente un desiderio tale come una forza vivida tangibile – forse più tangibile che il reale oggetto del desiderio – che il desiderio realmente serve a bloccarlo e renderlo impotente; così l’introverso è più spesso portato ad usare metodi paradossali nel mondo esteriore. Questo è in linea con l’idea di Eysenck dell’estroverso come qualcuno che ha bisogno di più grande stimolazione per essere efficace, mentre l’introverso ha bisogno di evitare la sovra-stimolazione. Se un estroverso vuole il suo disco nelle classifiche egli dovrebbe ripetersi come un pazzo ma se l’introverso vuole fare lo stesso egli dovrebbe meglio cercare di avere il disco bandito! Se l’estroverso vuole avere successo egli dovrebbe appendere poster del tipo “Io sono il più grande” e costantemente affermare il suo desiderio, mentre l’introverso farebbe meglio ridurre il suo desiderio in un sigillo e quindi cercare così forte di fallire che egli alla fine diviene una figura di culto dell’underground. Così sembra che la magia del Taoismo e di Spare è la magia per l’introverso mentre il materiale invocatorio si adatta meglio all’estroverso.

Questa naturalmente è una semplificazione rozza: nessuno è estroverso o introverso puro; noi siamo una misture e così bisogna mescolare le nostre magie. Ma questo suggerisce un concetto utile da sperimentare, e una possibile risposta al problema che la magia così spesso fallisce quando l’operatore vi è troppo implicato personalmente: se desideri praticare magia in una situazione che sembra molto estroversa e “altra” (come curare una persona sconosciuta a distanza), allora faresti bene a “infiammare te stesso con una preghiera”. Ma se la questione ti implica molto personalmente,allora sarebbe meglio seguire l’approccio di Spare. O forse l’introverso dovrebbe usare la magia di Spare per operare nel mondo esteriore e la magia di Crowley per il lavoro interiore; così che l’estroverso ha bisogno della magia di Crowley per l’esterno e quella di Spare per l’interno? In entrambi i casi, naturalmente, l’oggetto di lungo termine dovrebbe perdere questa schiavitù al concetto di intro/estroversione ed iniziare a vivere!

 

LA MAGIA E L’UOMO

 

Un altro punto interessante è la distinzione tra magia e l’uomo. Qualsiasi persona che studi i libri di magia di Spare si aspetterebbe dallo scrittore che esso sia una sorta di ascetico maestro Zen; “semplicità, è quella a cui tengo di più prezioso”, egli scrive. Egli sostiene la semplicità, l’ascetismo: “Per letto, un superficie dura, vestiti di peli di cammello, dieta, un latte acido e le radici della terra. Tutta la moralità e l’amore delle donne dovrebbe essere ignorato”. Egli inveisce contro i maghi rituali e tutte le loro parate e armamentario, ma più tardi nella sua vita egli dipinse un pezzo di un altare per la Loggia Nu-Iside di Grant e fu disposto ad operare per Gardner come descritto in “Images and Oracles di Grant”.

Una risposta potrebbe essere nei molti anni passati da quando questi libri furono scritti – l’uomo era cambiato. Un’altra è che forse Spare era principalmente solamente un canale per le sue idee magiche; qualcuno a cui esse venivano rivelate ma che non ebbe successo in comprenderle completamente. Forse anche lui aveva difficoltà nel praticare quello che predicava, essendo un uomo avanti rispetto al suo tempo? Il suo capitolo finale del “Libro del Piacere” contiene queste parole “Io… sono impervio nella purezza (“dell’amore di sé) – ma io non oso rivendicare il suo servizio! Io sono nell’eterno bisogno della realizzazione…Un opinionista, Io ho paura di sostenere un argomento, o compromettermi nel credere alla mia propria dottrina come tale…” e così via.

L’Austin Spare descritto da Kenneth Grant nel suo “Images and Oracles of AOS” suona molto più come uno sciamano tribale che un maestro zen. Alcune persone hanno chiesto “qual è il vero Spare?” Grant in realtà conobbe Spare nei suoi ultimi anni, così è ragionevole pensare che Spare fosse come gli lo descrive a quel tempo, e noi apprendiamo di Spare che coopera con maghi rituali, usando tali elaborazioni come una “vergine di terracotta” per la magia sessuale, e mormorando incantesimi come parte della sua procedura – elementi che non giocano alcun ruolo nel sistema puro come descritto nel “Libro del Piacere”.

Così dobbiamo concludere che egli era un uomo cambiato? Che egli aveva degenerato (o persino avanzato) dal puro sistema che egli descriveva verso una forma di magia sciamanistica? Personalmente io preferisco accettare la visione completa di Grant di lui come un maestro sciamano, e credo che attraverso le sue abilità innate egli ottenesse una visione precoce di un nuovo sistema di magia, una magia per l’epoca a venire. Piuttosto che dibattere chi era il vero Spare, noi dovremmo quindi vederlo come un profeta piuttosto che un perfetto praticante del suo sistema, e  dovremmo invece concentrarci sullo sviluppo della tecnologia di quel sistema per noi stessi e per le generazioni future. Non è quello che è fondamentalmente la nuova scuola di magia conosciuta come “chaos magic”?

 

CONCLUSIONE

 

Se il 1904 fu di fatto un anno rivoluzionario, è ragionevole chiedere se vi fossero dei fenomeni astrologici a sostenerlo. Il più ovvio che mi colpisce è l’entrata di Uranio (pianeta dello sconvolgimento) nel Capricorno (segno distruttore).

Una volta in precedenza della sua scoperta Urano era entrato in Capricorno, circa nel 1820. Questo fu l’anno quando Oersted dimostrò il rapporto tra la elettricità e il magnetismo – una rivelazione che doveva avere un profondo effetto sulle idee convenzionali della realtà fisica.

Anche se io non sono consapevole di qualche crisi occulta a quel tempo James Wee (in “The Flight from Reason”) scelse il 1820 per segnare l’inizio di quello che egli chiamò “L’età dell’Irrazionale”. Io sospetto che le nuove teorie elettromagnetiche del tempo ispirarono la terminologia occulta “eterica” dell’ultimo secolo, così come le teorie di Einstein ispirano gli occultisti di questo secolo a parlare di “altre dimensioni”. Ma se l’entrata di Urano in Capricorno fu meno significativa nel 1820, potrebbe voler dire che noi stiamo guardando un ciclo minore che ebbe un impatto esagerato nel 1904 a causa dell’imminente Età dell’Acquario, o la transizione all’Eone di Horus di Crowley?

Ad ogni modo alla fine del 1987 noi siamo ora alla fine della fase finale o “dodicesima casa” di questo ciclo di Urano in Capricorno, rendendolo un tempo adatto per una maggiore esibizione e una rivalutazione dell’opera di Spare prima che Urano entri di nuovo in Capricorno il prossimo  febbraio.

La convenzione delle epoche sta raggiungendo una volta ancora il suo limite? E il 1988 sarà così fruttuoso cosi come lo fu il 1904?