Introduzione a “Figlia della Luna” di Aleister Crowley

Figlia della Luna” (Moonchild) è la storia della produzione di uno speciale tipo di homunculus. Il suo titolo originalmente era Il Retino della Farfalla, essendo la farfalla un simbolo antico dell’anima, in particolare tra i Cinesi. Il retino è il mezzo di irretire l’anima di una entità non umana: questo è l’argomento di “Figlia della Luna“.

Crowley fu ispirato a scrivere questo romanzo nel vecchio quartiere di New Orleans durante il 1917. Rimase inedito fino al 1929 quando la Mandrake Press – una editrice privata – lo mise alle stampe in una piccola edizione.

Nelle sue Confessioni Crowley dice di questo romanzo: “Ho dato una elaborata descrizione delle moderne teorie e pratiche magiche. La maggior parte dei caratteri sono persone reali che io ho conosciuto e molti degli incidenti sono stati presi dall’esperienza”.

Crowley frequentemente diede un numero alle sue scritture magiche, sia che esse fossero in forma di romanzi, commedie, poemi o trattati tecnici sull’occultismo. La chiave di Figlia della Luna è ottantuno, il numero della parola Ebraica ALIM che, secondo Crowley, è la formula della Stregoneria[1]. Questa è la ragione del perché l’eroina – Lisa La Giuffria – prende il nome magico Iliel la cui somma è ottantuno. La stregoneria opera sul piano dell’illusione, dell’inganno e della malia, il Piano Astrale, il cui aspetto infernale è presieduto dalla divinità lunare Ecate.

Figlia della Luna non è solo la storia di una concezione e una nascita magica ma anche di un ingegnoso inganno del lettore che alcune volte rende difficile seguire il romanzo.

Nel suo inedito Diario Esoterico dell’Operazione di Parigi Crowley descrive alcuni dei metodi impiegati per incarnare un “bambino della luna”, o un essere extraterrestre, attraverso una nascita umana:

“Questa è stata la grande idea dei maghi di tutti i tempi: ottenere un Messia attraverso una qualche adattamento del processo sessuale. In Assiria provarono con l’incesto; anche in Egitto gli Egiziani provarono tra fratelli e sorelle; gli Assiri tra madri e figli; i Fenici con padri e figlie; i Greci e i Siriani principalmente con la bestialità. Questa idea proveniva dall’India. Gli Ebrei tentarono di fare ciò attraverso i metodi dell’invocazione, e anche con la paedicatio feminarum. I Musulmani provarono l’omosessualità; i filosofi medioevali cercarono di produrre homunculi compiendo esperimenti magici con il seme. Ma l’idea alla base è che qualunque forma di procreazione che è diversa da quella normale è adatta a produrre risultati di un carattere magico. Sia che il padre di un bambino debba essere un simbolo del sole o la madre un simbolo della luna”.

Né queste pratiche sono confinate all’antichità. Crowley cita il costume di certe tribù del Terai che “a un dato momento mandano ogni anno le loro donne nella giungla e qualunque essere mezza-scimmia ne esce fuori esso viene adorato nei loro templi”.

Nel grimorio di istruzioni segrete che Crowley compose nel 1914 per i più alti iniziati dell’Ordo Templi Orientis (OTO) l’homunculus è definito come “un essere umano che nella forma rassomiglia all’uomo, possedendo quelle qualità dell’uomo che lo distinguono dalle bestie, vale a dire l’intelletto e l’uso della parola, ma né generato né nato nel modo di una generazione umana né abitato da un’anima umana”. Crowley, d’altro canto, varia la procedura in  Figlia della Luna introducendo l’elemento sessuale così che l’impregnazione e la nascita hanno luogo in modo naturale.

Il punto di vista tradizionale riguardo alla gestazione umana è che per circa tre mesi dopo il concepimento il feto rimane senza una anima dimorante in esso. Dopo questo tempo esso attrae un Ego in armonia con le circostanze generali nelle quali egli rinascerà. Crowley scrisse: “Se non viene trovato un conveniente abitatore il risultato è un aborto, una nascita di un feto morto oppure la nascita di un idiota”. “Nell’ultimo caso, il feto è stato ossessionato da qualche spirito ottuso non umano o da qualche spirito di qualità eccezionali”.

Crowley procede sostenendo che è possibile che un mago “possa trovare mezzi per 1) sbarrare la porta a qualunque ego umano e 2) causare l’incarnazione di qualche essere non umano, tale come un elementare o uno spirito planetario, di una natura corrispondente a qualche fine desiderato”.

É significativo che il carattere della donna scelta per l’esperimento in Figlia della Luna – Lisa la Giuffria – era basato su una delle più voluttuose ed in definitiva lunari delle partners magiche di Crowley, Mary d’Estes Sturges, che egli descrive nelle Confessioni come “un magnifico esemplare di sangue misto Italiano ed Irlandese”, possedendo “una personalità ancora più potente e un terrificante magnetismo che istantaneamente mi attrasse”. Lei assistette Crowley nella scrittura di due piccoli libri, uno sul Misticismo, l’altro sulla Magick[2], che sono ora valutati come classici del loro genere. Fu Mary d’Estes Sturges che vide in chiaroveggenza, ed in seguito trovò, la Villa Caldarazzo, vicino Napoli, dove questi due volumi furono alla fine scritti. Essi furono pubblicati come Libro Quattro, Parte I & II.

A quel tempo (1911) l’affezione di Crowley ondeggiava tra due donne. Esse adempirono entrambi – in vari momenti – al ruolo della ‘Donna Scarlatta’ o ‘Oracolo degli Dei’, attraverso cui egli contattò gli abitanti di mondi invisibili con l’aiuto delle droghe e della magia sessuale. Queste donne erano mediums o oracoli di un tipo associato con i riti pagani dell’antichità. Una era Mary d’Estes Sturges, il tipo femminile tipicamente romantico ritratto in Figlia della Luna come Lisa. L’altra era una musicista chiamata Leila Waddell, fantasiosa, sensibile e introversa: appare nel romanzo come Soror Cibele. Crowley favorì Leila, sebbene egli disprezzò se stesso per aver formato quella che egli considerò una affezione sentimentale e idealistica. Come mago Crowley credeva che la magick aveva la possibilità di avere più successo quando veniva eseguita con l’assistenza di donne robuste, sanguigne, libere da preoccupazioni mentali. La semplice relazione animale, d’altro canto, non trionfa in Figlia della Luna perché è Soror Cybele (Leila) la donna scelta per giocare il ruolo più importante anche se ciò non è immediante apparente.

Le teorie di Crowley che riguardano il partner impiegato nella magia sessuale furono suggerite quasi interamente da considerazioni sulla quantità di vitalità animale disponibile in una qualunque donna considerata. I suoi Diari Magici brulicano di esempi di magick intrapresi con prostitute del più basso rango; in esse egli sembra di aver trovato la mera esuberanza fisica richiesta per le sue operazioni. Non vi erano richieste intellettuali o emozionali tali da causare un corto circuito nelle energie sessuali. Le prostitute, specialmente se erano donne di razze primitive, gli fornivano la vitalità necessaria per il suo lavoro. Egli fu probabilmente in questo senso, sebbene solo in questo senso, vampirico.

Il grimorio già citato contiene il piano essenziale di Crowley della campagna per generare un bambino della luna. In esso egli dice “Prendi una donna adatta che vuole aiutarti in questa operazione. Spiegagli  completamente le precauzioni che deve prendere e lo stile di vita necessario. Fai si che il suo oroscopo, se possibile, si adatti alla natura dell’homunculus prefissato”.

“Prendi ora un uomo adatto; se conveniente, te stesso o qualche altro Fratello Iniziato alla Gnosi, e per quanto possa essere possibile, fa sì che il suo oroscopo si armonizzi anch’esso con la natura dell’operazione”.

“Fa che l’uomo e la donna copulino continuamente (ma in special modo in momenti astrologicamente favorevoli alla tua operazione) ed in una maniera cerimoniale in un tempio preparato, la cui particolare sistemazione e decorazione sia anch’essa adatta alla tua operazione. E fa sì che loro vogliano ardentemente e costantemente il successo della tua operazione. Fai sì che si proceda in questo modo fino ai risultati dell’impregnamento”.

Varie ulteriori cerimonie magiche sono continuamente eseguite e lo spirito desiderato viene continuamente evocato. La donna è segregata e posta in un Triangolo Magico tracciato sul pavimento del suo ritiro mentre l’Operatore, posto nel Grande Cerchio adiacente, esegue le sue evocazioni e crea un canale di ingresso verso cui lo spirito viene assorbito dal potente vortice formato dalla sua evocazione. Secondo il grimorio questa grande evocazione deve essere ripetuta due volte al giorno, una volta quando la donna è sveglia ed una mentre dorme. Una evocazione di una natura lunare tale come questa, eseguita mentre la medium è dormiente,  è estremamente potente perché la sua coscienza sta in quel momento funzionando quasi esclusivamente sul piano astrale ed è quindi aperta alla sottili influenze che la pervadono.

Crowley considerava che vi fossero immensi vantaggi da guadagnare eseguendo con successo questa Operazione ed “il bambino – nato – deve essere dedicato, purificato, consacrato, secondo la formula del pianeta, elemento o segno, del quale è l’incarnazione”.

“Ora quindi hai un essere di perfetta forma umana, con tutti i poteri e i privilegi dell’umanità ma con l’essenza di una forza particolare scelta e con tutta la conoscenza e grandezza della sua sfera; e questo essere è la tua creazione e dipendente da te; per lui tu sei il solo Dio e Signore e ti deve servire”.

In altre parole, l’homunculus è una specie di spirito glorificato familiare, infinitamente potente, utilizzato per soddisfare la volontà del mago dentro la speciale sfera della sua attività. “Quindi l’intero complesso di quella parte della Natura a cui egli appartiene è in tuo dominio e te sei un Magister Octinomos [Maestro Mago]”. Il grimorio conclude con le parole “Ottenere grano una volta da un seme così sottile è una grande cosa; raggiungerlo due volte era il marchio di una energia primordiale così meravigliosa che Noi dubitiamo che possa esistere un uomo nato in diecimila volte diecimila anni che abbia tale potere meraviglioso”.

Anche se Crowley stesso non eseguì questa Operazione, o la descrive in Figlia della Luna esattamente “secondo il libro”, egli generò un ‘bambino’ attraverso mezzi magici la cui conseguenza fu la nascita – nella coscienza di un’altra persona – di qualità spirtuali esaltate che superano l’operazione piuttosto letterale e materialistica descritta in questo romanzo: ma questa è un’altra storia[3].

Senza dubbio la preoccupazione di Crowley di produrre un figlio o erede magico deriva dal Libro della Legge che egli ricevette da una Intelligenza extraterrestre nel 1904. Queso Essere, che chiamò se stesso Aiwaz, rimase – per quel che riguardò Crowley – una sottile Presenza che si manifestava fugacemente in persona in certi momenti quando l’occasione lo richiedeva. Fu il sogno di Crowley – e ne divenne quasi una ossessione – che un raggio, una scintilla di questa vasta Intelligenza, avrebbe dovuto manifestarsi in un bambino generato da lui stesso con la ‘Donna Scarlatta’ debitamente designata come sua compagna nel Libro della Legge, dove egli era profetizzato e descritto come “un bambino più grande di tutti i re della terra”.

Che Crowley non sarebbe stato sorpreso dall’idea di un ‘bambino in provetta’ è evidente da un passaggio in Magick in Teoria e Pratica p. 94 [edizione inglese]. Egli dice: “Che sia impossibile creare una elevata vita organica è scientificamente impensabile e il Maestro Therion (Crowley) crede che sarà questione di pochi anni prima che ciò avvenga in laboratorio”. Queste parole furono scritte nel 1921 a Cefalú e molti di noi possono vivere per vederle realizzate.

Diversamente dal bambino in provetta, d’altro canto, che è una proposizione generale e quindi, forse, una degradazione della reale idea della creazione, Figlia della Luna descrive un tentativo di incarnare un tipo di coscienza trascendentale capace, nel tempo, di innalzare la coscienza della razza umana alla sommità della realizzazione spirituale. Questa è indiscutibilmente la prima e principale implicazione di Figlia della Luna.

Cyril Grey e Simon Iff – i principali protagonisti – formano i due poli in conflitto e tuttavia alla fine riconciliabili della magick e del misticismo. In un nota marginale olografa in un altro suo romanzo, Il Diario di un Tossicodipendente, Crowley descrive Simon Iff come “una mia raffigurazione come un uomo anziano”. Iff riflette le aspirazioni intense degli anni giovanili di Crowley verso la più grande meta rappresentata dalla metafisica del Taosimo. In contrasto con Simon Iff il Maestro sublime Cyril Grey – il Mago – è un semplice bambino.

La maggior parte dei protagonisti nel romanzo erano vecchi amici o nemici di Crowley, membri dell’Alba Dorata, l’Ordine Ermetico che fiorì alla fine del secolo scorso – Samuel Liddell MacGregor Mathers (Douglas), il Dott. W. Wynn Westcott (Vesquit), Arthur Edward Waite (Arthwait). W. B. Yeats è anche lui parodiato. Cremers è il vero nome della fidanzata della ben conosciuta Teosofista, Mabel Colins, autrice di Luce sul Sentiero e Il Fiore e il Frutto. Crowley, nelle sue Confessioni, attribuisce a Cremers una storia molto più sinistra di quella che egli racconta su di lei in Figlia della Luna, dicendo che era associata con Jack lo Squartatore.

‘Balloch’ un altro fratello del periodo dell’Alba Dorata era il Dott. E. W. Berridge. Secondo Crowley era legato ad una forma di vampirismo sessuale.

Altri romanzieri, di certo, usarono Crowley allo stesso modo. Egli fu per esempio, ‘Oliver Haddo’ l’eroe del romanzo di Somerset Maughan Il Mago; ‘Oscar Slade’ negli Esili di Warwick Deeping; ‘Hugo Astley’ nel Toro Alato di Dion Fortune; il Satanista ‘Canon Copel-Syle’ in Al Diavolo – Una figlia di Dennis Wheatley; ‘Oscar Clinton’ nella storia di H. R. Wakefield, “Egli venne e passò oltre“.

Crowley sarà certamente usato da futuri scrittori come un veicolo per idee rivoluzionarie. Figlia della Luna era in anticipo rispetto ai suoi tempi; la sua idea centrale – la creazione magica di un ordine differenti di esseri – viene solo ora considerata seriamente come una possibilità scientifica.

 

KENNETH GRANT

 

[1] Vedi Magick in Teoria e Pratica, capitolo IV.

[2] Crowley di solito scriveva Magick con una ‘k’ per distinguere il suo particolare ramo, che era di una natura sessuale, dal tipo tradizionale e cerimoniale.

[3] Vedi Il Risveglio della Magia, di Kenneth Grant.

Info

Autore: Kenneth Grant

Traduzione di: Roberto Migliussi

Prima pubblicazione: A.Crowley “Moonchild”, Sphere, Londra, 1972

Prima pubblicazione italiana: Primordia XIV, Marzo 1999, Milano

Copyright: Kenneth Grant