Thelema: il culto atomico

Mentre ci avviciniamo alla fine del millennio come percepito dai fondamentalisti Giudaico-Cristiani in tutto il mondo, noi siamo paradossalmente all’inizio vero e proprio di una nuova era – l’Eone Thelemico di Horus. L’inizio del corrente periodo eonico fu determinato dalla trasmissione del testo del Liber Al vel Legis, ‘Il Libro della Legge’; il programma magico guida centrale per i prossimi duemila anni. I tre capitoli del Libro furono dettati da una entità preterumana chiamata Aiwaz, un avatar del dio Horus nel suo ‘ruolo’ come Hoor Paar Kraat, il Dio Egiziano del Silenzio, e fu ricevuto e trascritto da Aleister Crowley una ‘reincarnazione’ del Santo Scriba Ankh-af-na-khonsu – sebbene ironicamente prefigurato come To Mega Therion: la Grande Bestia (‘666’) della Rivelazione e così della (finta) apocalisse millenaria.

Le dottrine chiavi del Libro della Legge sono espresse nelle formule – esortazioni –gemelle di “Fai quello che vuoi sarà la Legge” e “Amore è la Legge, Amore sotto il dominio della volontà”. Prese insieme queste frasi possono essere considerate come una condensazione olografica della Legge di Thelema, il modus vivendi che governa il  presente Eone, come esplicato nella forma pseudo-poetica dei versi del Libro della Legge.

Non è una coincidenza che l’inizio dell’Eone Thelemico di Horus dovrebbe essere approssimativamente contemporaneo con l’inizio di quella che è comunemente chiamata come l’Età Nucleare, perché una analisi più attenta della dottrina di Thelema, e un esame della sua base filosofica, rivelerà che essa è totalmente in accordo con le basi della fisica quantistica, e che Thelema è un vero Culto dell’Atomo[1]. Per il Thelemita egli è il centro del suo Universo, in contrasto con il concetto erroneo – concepito inizialmente dall’insidioso racconto del Giardino dell’Eden, ma ritratto con eguale falsità dentro il paradigma scientifico Newtoniano – che l’individuo è in qualche modo separato dal continuum in cui esiste, un osservatore passivo di fenomeni esterni. Esperimenti recenti nel curioso ed ermetico mondo delle particelle fisiche hanno reso questo punto di vista ridondante, perché ora viene riconosciuto che attraverso l’atto dell’osservare, l’osservatore si trova ad essere influenzato e direttamente ad influenzare il risultato degli eventi quantistici, e ampliandolo, l’evoluzione dell’intero Universo, del quale egli è una componente in transformazione e trasformativa. Al livello microcosmico il corpo umano stesso contiene quantità di metalli pesanti che sono ora conosciuti essersi originati esclusivamente dentro le conflagrazioni impensabili al cuore delle stelle nuove nate, i prodotti di vasti crogiuoli termonucleaeri. Noi siamo fatti del materiale delle stelle, e all’albeggiare di una nuova era di libertà e auto-espressione, è un’occasione adatta che noi possiamo ora con confidenza affermare, con una completa accuratezza scientifica che “Ogni uomo e ogni donna è una stella”!

 

Su una scala più ampia il Culto di Thelema fornisce una struttura esistenziale che è similarmente ‘allineata’ per trattare le contingenze della vita nella contemporanea era post-nucleare. Gli eventi catastrofici del 1945[2] furono strumentali nel facilitare il rilascio di forme di energia che erano stati assenti da questo pianeta sin dal tempo della sua nascita; nel risveglio di queste forze nucleari che ritornano dopo una lunga assenza, le cosmologie pre-esistenti sia di religioni costituite che di gruppi sub-culturali pagani stanno divenendo sempre più antiquate e inappropriate, lasciandole agitarsi nel flusso atomico. Esse sono incapaci di fornire la ‘chiave’ per la ricognizione e la comprensione della forza di evoluzione del cambiamento che sta attraversando il mondo il mondo in questo momento – la Chiave che deve essere trovata nel rompere il Silenzio di Horus, la Parola della Legge dell’Eone – THELEMA.

 

[1] Nota inoltre che nella Tavola Periodica gli elementi radioattivi iniziano a 93 – la numerazione cabalistica della parola ‘Thelema’.

[2] Vi è una importante correlazione tra questa data e l’apertura due anni dopo del primo vero ‘passaggio dell’UFO’; in relazione al misterioso ‘motore di guerra’ menzionato nel Libro della Legge (Capitolo 3, verso 7).