ORDO TEMPLI ORIENTIS TIFONIANO – É un vento malato quello che soffia

Tenendo a mente il vecchio proverbio che un leopardo non cambia mai le sue macchie i lettori della rivista Starfire potranno essere interessati a conoscere le recenti azioni della leadership del Califfato O.T.O. nell’interferire con la distribuzione in America del libro pubblicato recentemente di Kenneth Grant “La Fontana d’Ecate”. Ciò non solo alimenta la crescente percezione che la leadership del Califfato non ha alcuna concezione di Thelema al di là di quella di un culto della personalità concentrato sul loro santo patrono, Aleister Crowley; dimostra anche che essi sono zelanti a imporre la loro mancanza di visione come l’ortodossia predominante.

 

La distribuzione americana stava procedendo da diverse settimane velocemente  quando la leadership del Califfato richiese ai distributori, ed attraverso di loro alla Skoob Publishing, che un “manifestino” accompagnasse ogni copia del libro. Questo consisteva di un avviso di non riconoscimento o “avviso sanitario”; questi reiterava le loro obiezioni a Grant ed alla sua opera, ed il succo del testo era il seguente:

 

Il Signor Kenneth Grant fu espulso dall’Ordo Templi Orientis nel 1955 da parte di Frater Superior Saturnus (Karl Johannes Germer), la guida mondiale dell’O.T.O. in quel momento. La causa di ciò fu la creazione unilaterale da parte del Signor Grant della sua “Loggia Nu-Iside”, il cui atto violava l’autorità limitata a operare con un Campo dell’O.T.O. concesso al Signor Grant dall’O.T.O. alcuni anni prima.

Al tempo dell’espulsione  del Signor Grant, l’Ordo Templi Orientis non riteneva che la “Loggia Nu-Iside” rappresentasse gli scopi, gli ideali e/o la filosofia dell’O.T.O. La nostra posizione oggi è invariata.

L’O.T.O. ritiene che il Signor Grant ha un diritto fondamentale a pubblicare le sue opinioni e le ricerche personali, e non ha cercato di opporsi al suo esercizio di questo diritto fondamentale. D’altro canto noi ci sentiamo in obbligo di informare i lettori che il sistema magico descritto in questa presente opera ha poco o nessuna rassomiglianza all’Ordo Templi Orientis, così come prevista da Crowley e i suoi predecessori, e che continua a fiorire. Inoltre le interpretazioni del Liber AL vel Legis, Il Libro della Legge, sono solo di sua pertinenza.

 

Questo è, al minimo, una dichiarazione  altamente controversa. Essa asserisce non solo che il Califfato è la continuazione diretta, ininterrotta, dell’O.T.O. come fu all’era di Crowley, ma che inoltre Grant fu espulso dai ranghi dei giusti per qualche evidente misfatto. Entrambe le pretese sono false; così in modo inusitato, quindi, Grant cercò il diritto di replica. L’essenza di questa era come segue:

 

A difesa del mio editore e dei miei lettori, la seguente è la mia risposta (così come è stata per i cinquanta anni passati) all’informazione contenuta nel “manifestino” che accompagna questo libro:

Il Signor Karl J. Germer stesso mi scrisse nelle sue lettere indirizzatemi che dopo la morte di Crowley non vi era alcun O.T.O. che agiva in America, a Nord e a Sud, e che egli non era il “Capo Esterno dell’Ordine” ma semplicemente il suo Tesoriere. Questi sono i fatti, il Signor Germer non era nella posizione di effettuare tale espulsione dall’Ordine così come è dichiarato dall’interpolatore del “manifestino” incluso in questo libro.

 

Si sarebbe potuto pensare che l’inclusione di una replica alla loro rivendicazione non era una richiesta irragionevole; non così per la leadership del Califfato che la rigettò immediatamente. A causa della minaccia di essere implicati in una controversia dispendiosa, i distributori e la casa editrice Skoob Publishing con riluttanza accettarono le loro richieste.

 

Sfortunatamente la questione non finì lì. La leadership del Califfato protestò sull’uso del lamen dell’O.T.O. sulla copertina ed il dorso del libro di Grant. Il lamen era secondo la loro opinione il loro “trademark”, dimentichi del fatto che il lamen è un glifo mistico e non semplicemente un marchio corporativo. Di nuovo, la minaccia di una azione legale ebbe effetto sugli interessi commerciali e come risultato i libri seguenti di Kenneth Grant appaiono con il suo proprio sigillo.

 

Nel mezzo di questa storia arrivò una offerta bizzarra da parte della leadership del Califatto di “re-instaurare” Kenneth Grant al IX* grado, e rinunciare al conseguente arretrato delle quote dal 1955 fino al presente giorno, quote che avrebbero dovuto essere pagate. Questo a prima vista non sembra logico con la loro posizione come presentata nella dichiarazione suddetta; facciamo una pausa, quindi, per assaporare le implicazioni. Dopo tutto, il “manifestino” rende chiaro la loro approvazione della supposta espulsione di Germer nel 1955; inoltre, è dichiarazione della leadership del Califfato che Grant dà all’O.T.O. una immagine cattiva, per non dire sinistra. Strano che allora essi cerchino così presto di agganciare al loro seno quella che era un  tempo la bête noire al loro seno. La vera strategia dietro questa offerta non è esattamente difficile da discernere, comunque – una volta ritornato di nuovo nella piega del giusto Grant potrebbe essere soggetto a disciplina corporativa ed essere effettivamente zittito. Le manovre machiavelliane non sono una strategia troppo sottile, e si getta la coerenza ai venti.

 

Alla base di tutto questo affare vi è una fondamentale differenza di visione. Thelema è sia una corrente continua, in progresso, con antecedenti che risalgono a migliaia di anni fa ed attraverso una varietà di tradizioni differenti, o non è altro che un culto della personalità incentrato su Aleister Crowley, i cui eredi hanno il dovere di tenerlo in una condizione pristina, immacolata. È naturalmente questa ultima visione – non una visione ma un dogma cieco che rappresenta assenza di visione – a cui la leadership del Califfato si aggrappa e che vendono come Thelema. Tuttavia confondono l’ombra per la sostanza e cercano di porre una specifica fase dell’O.T.O. in gelatina come un pezzo di museo. È loro intenzione costruire un reliquiario su quello che essi caratterizzano come i programmi indicati dal Maestro e così fare di Thelema una qualche sorta di Taj Mahal.

 

Thelema, comunque, è una quintessenza  – una corrente vitale che abbraccia una moltitudine di tradizioni. Questo sviluppo è continuo, non iniziò il 12 ottobre 1875, e nemmeno si concluse il 1 dicembre del 1947. L’opera di Crowley deve essere vista su questo sfondo di una tradizione continua, in sviluppo;  è quindi apparente che costituisce una fase nella evoluzione della corrente. Pensare di congelare la corrente in un particolare sviluppo, insistere che la Crowleyanità è il tutto e la fine di tutto di Thelema è sterile. Questa necrofilia occulta può essere eccellente per coloro che possiedono tali gusti; ma quando la leadership del Califfato cerca di rafforzare il suo ristretto concetto cupo dell’O.T.O. a forza di minacce legali allora è chiaramente il tempo per il loro decesso. L’Ordine come era ai giorni di Crowley era in una fase transeunte, e il suo tempo si era compiuto molto tempo fa.

 

Nel corso dello sviluppo di una corrente essa cambia ed evolve. È responsabilità dei successori sviluppare l’opera dei loro predecessori. Strade che una volta sembravano promettenti ora possono apparire ridondanti, e sono distaccate dal principale corpo della tradizione. Viceversa nuovi approcci possono presentarsi, sviluppi che forse prima non erano apparenti. In questo modo la tradizione è crescente, vitale, nuova. Thelema è viva; l’ossificazione è un anatema alla corrente, che eviterà strutture rigide, lasciando i cittadini di tali strutture a suppurare il contenuto dei loro cuori in una condizione stagnante. L’obiezione della leadership del Califfato a Kenneth Grant è semplicemente che egli non ha considerato l’opera di Crowley come un canone sacro e grandioso, consegnato dall’alto ed inciso sulla pietra, per essere adorato qui ed ora ed in futuro in bisbigli silenziosi e reverenziali. Il loro approccio è quello degli sciocchi senza immaginazione; che i morti seppelliscano i loro morti. La leadership del Califfato insiste che loro sono gli esclusivi possessori del lignaggio dell’O.T.O., e tutti gli altri sono fraudolenti. È la loro insistenza su questo punto che ha distrutto l’armonia e la cooperazione tra le varie parti dell’Ordine. La verità sulla loro rivendicazione è che essa non ha alcuna base sui fatti. Questo può essere confermato chiaramente esaminando certi aspetti della storia dell’Ordine.

 

In comune con molti Ordini occulti, la genesi dell’O.T.O. nel suo aspetto moderno è oscura. Intorno al cambio di secolo, Karl Kellner e Theodor Reuss – entrambi Framassoni continentali – ottennero una patente da John Yarker che li autorizzava a fondare una Loggia Tedesca del Rito Egiziano di Memphis e Misraim. È da notare allo stesso momento che a quel tempo Yarker era caduto in disgrazia presso l’istituzione massonica, ed integrava le sue entrate vendendo tali patenti a coloro che se lo potevano permettere. Una volta che ottennero la loro patente, Kellner e Reuss contrassero i 187 gradi totali del rito combinato a nove, aggiungendo un decimo grado che era amministrativo. Il nome Ordo Templi Orientis fu adottato in linea con la loro nozione di una trasmissione sopravvivente dell’iniziazione a partire dai Cavalieri Templari. Reuss diventò Grande Maestro nel 1905 quando Kellner morì inaspettatamente in Egitto, e nei successivi pochi anni autorizzò la formazione di un numero di logge dipendenti. Nel 1912 Reuss nominò Crowley come il capo britannico dell’O.T.O. e in seguito diede al suo collega Charles Stansfeld Jones (Frater Achad) una patente come capo in Nord America e Canada.

 

Nel 1922 Reuss rinunciò al posto di Grande Maestro sulla base della cattiva condizione di salute, e nominò Crowley come suo successore. Tuttavia le redini della leadership non passarono in modo conciliante. Alcune delle logge esistenti avevano nutrito delle riserve su Crowley per anni. Semplicemente molte di loro andarono per la loro strada, e così l’Ordine si frantumò; la Ordo Templi Orientis Antiqua di oggi, per esempio, ora allineata con Michael Bertiaux, riceve la sua discendenza da un ramo pre-Crowleyano. Una qualche riorganizzazione dell’Ordine fu intrapresa da Crowley, ma egli conservò la sua struttura massonica o quasi-massonica, con i suoi ornamenti di quote, segni segreti, parole segrete, conferimento rituale dei gradi etc. Una qualche influenza dottrinale Thelemica sembra essere stata infusa nei rituali dei gradi ed essi sembrano essere stati riorganizzati in qualche modo, ma l’influenza strutturale massonica è chiara. Un sguardo a questo tipo di struttura può essere raccolto nel Blue Equinox.

 

L’influenza massonica non è del tutto sorprendente. Durante gli ultimi anni del secolo passato e gli anni iniziali di questo, quando si ritiene che il “risveglio occulto” abbia raccolto un certo impeto, molti dei gruppi occulti sembrano derivare da organizzazioni massoniche o quasi-massoniche. Molti dei fondatori di questi gruppi erano essi stessi Framassoni, e si portarono dietro le preoccupazioni con le patenti, i gradi, le parole d’ordine segrete, e cose simili. Crowley fu in certo qual modo un prodotto del vecchio Eone patriarcale, e sembra essere stato incapace di liberarsi da tali strutture vecchio Eone. Questo è forse dimostrato dalla sua limitata ristrutturazione dell’Ordine quando prese la guida di esso successivamente.

 

A dispetto delle ambizioni di Crowley negli anni, egli morì nel 1947 senza nominare un chiaro erede magico o successore. Alla fine della sua vita durante gli ultimi anni il suo fidato luogotenente fu Karl Germer. Crowley sembra aver indotto Germer dritto fino al IX* grado dell’Ordine e questi non aveva alcuna conoscenza dei gradi precedenti più di quella che avesse avuto con una più ortodossa progressione attraverso la struttura. Germer era il Grande Tesoriere Generale ed il peso finanziario degli affari dell’Ordine sembra essere ricaduto ampiamente sulle sue spalle. È curioso che, anche se Crowley arrivò a vedere Germer come il suo successore, egli non si prese la briga di istruirlo per questa posizione, né persino stabilire se Germer si sentisse pronto per il compito. Quando Crowley morì lasciò dietro di sé uno stato molto confuso degli affari. Anche se fu suo desiderio che Germer gli succedesse, Germer sentì che non era pari al compito e rinunciò a divenire O.H.O. Così rimase Grande Tesoriere Generale, svolgendo il ruolo di curatore di un Ordine che era effettivamente dormiente. Negli anni seguenti la morte di Crowley l’Ordine era alla deriva ed in confusione. Alcune logge andarono per la loro strada ed altre semplicemente appassirono.

 

Questa immagine dell’Ordine dopo la morte di Crowley può essere comprovata. Kenneth Grant era un membro del Santuario Sovrano dell’Ordine e corrispondeva con Germer sugli affari dell’Ordine. Questa corrispondenza è voluminosa, di particolare interesse per la luce che getta su queste questioni. In particolare comprova la posizione che Germer rifiutò l’ufficio di O.H.O. Di fatto lontano dal rivendicare l’ufficio egli colse ogni opportunità per disconoscerlo.

 

In una lettera a Grant datata 24 settembre 1948 Germer lo avvisa che

 

… Dovresti studiare tutto quello che è pubblicato riguardo la Costituzione etc. dell’O.T.O. e digerirlo. Tu avresti dovuto sapere che io non sono l’O.H.O. , non so se accetterei l’incarico se mi venisse imposto.

 

 

È chiaro dall’estratto suddetto che il lavoro non era stato imposto su di lui e che egli si sarebbe sentito riluttante ad essere “arruolato” nella posizione. In una lettera seguente a Grant, datata 25 maggio 1951, espande ciò:

 

…In primo luogo non riferirti a me come tuo superiore nell’Ordine. Questo è soltanto vero in un senso estremamente ristretto. Quello che appaio nell’O.T.O. mi è stato imposto, contro la mia volontà. Farò quello che posso; ma rifiuterò di fare delle rivendicazioni che vanno contro la mia natura. Io sono parlando strettamente il Grande Tesoriere Generale dell’O.T.O.. Né più né meno! L’intera situazione grida per qualcuno che ha la volontà e il fegato e la capacità di crescere nella guida suprema. Se egli arriva avrà il mio pieno sostegno. Ma io, personalmente, non sto veleggiando sotto false pretese. Ho detto a tutti che non ho mai appreso i Rituali, non li ho mai visti eseguiti, né la Messa: in breve io non ho alcuna passione per la organizzazione e l’Ordine.

 

 

Gemer continuò a reiterare questo punto – che lui non era l’O.H.O., non desiderava esserlo, e che si sentiva inadeguato per il compito. Più interessante, tuttavia, egli iniziò a vedere Grant come un O.H.O. potenziale. I seguenti passaggi sono estratti da una lettera a Grant datata 18 gennaio 1952.

 

… Come tu sai, non passai mai attraverso i gradi dell’O.T.O.; non conosco il rituale o i rituali. Ma A.C. mi fece Grande Tesoriere Generale con il peso finanziario per lo più sulle mie spalle.

…Non sono mai passato sistematicamente attraverso i gradi etc. quindi non posso consigliare su questa parte dell’opera. Sono arrivato alla convinzione che tu sei stato istruito proprio per questo, e sono sicuro che tu hai la passione, la capacità per un lavoro intenso, e la Volontà di raggiungere la Conoscenza approfondita in questo dipartimento o campo.

 

L’intera posizione è bene riassunta nei seguenti estratti da una lettera a Grant datata 18 gennaio 1952:

 

…Né io sono contro il sistema dell’O.T.O. o il sistema dei Gradi. Soltanto, paradossalmente, ho poco interesse in esso. Io desidero che qualcuno possa prendersi carico dell’intera opera, e la responsabilità per il peso che A.C. pose sulle mie spalle incompetenti, distante da me! Quello che odio più di ogni altra cosa è veleggiare sotto false pretese. Ripeto quello che ho detto prima: non sono mai passato attraverso una iniziazione O.T.O. o grado; non sono stato mai presente alla esecuzione della Messa Gnostica….Non conosco le parole d’ordine, le prese etc. persino dei gradi inferiori dell’O.T.O. Brevemente: A.C. mi nominò al più alto grado e responsabilità senza allenarmi per questo lavoro. Se noi vogliamo che l’OTO continui ad esistere di nuovo, abbiamo bisogno di un leader competente, non solo per l’Inghilterra ma per il mondo. Deve essere qualcuno che conosce la cosa a fondo; che ha un obbiettivo, non soltanto per un periodo di tempo della sua propria estensione di vita, ma oltre. Ho spesso pensato che tu potresti bene essere scelto per il lavoro…

Mi chiedi: cosa sta succedendo altrove riguardo l’O.T.O. Non vi è una Loggia attiva, come tale negli U.S.A., dell’O.T.O. Quello che viene fatto proviene individualmente da vecchi membri.

 

È chiaro da questi estratti che Germer non si considerava O.H.O., ed è sorprendente – dato i suoi ripetuti disconoscimenti – che sia arrivato ad essere visto come tale. Nel suo ruolo di  custode egli operò bene e con devozione, producendo diverse delle opere di Crowley dopo la sua morte – per esempio Liber Aleph e Magick Without Tears. Certamente egli amministrò gli affari dell’O.T.O. e svolse un ruolo di custode negli anni seguenti la morte di Crowley. Tuttavia non era l’O.H.O.

 

Prescindendo dai desideri di Germer, la questione della nomina di Germer come suo successore è estremamente dubbia. Come menzionato prima, Reuss nominò Jones come X* grado per il Nord America ed il Canada. Negli anni seguenti Crowley e Jones litigarono su varie questioni e Jones tentò di chiudere la Loggia Agape. Crowley rispose producendo documenti che pretendevano di espellere Jones. Tuttavia egli non aveva il titolo per farlo, nondimeno nella sua posizione come l’O.H.O. Questo perché la nomina di Jones da parte di Reuss era ad vitam, e quindi non sottoposta all’ordine di Crowley. È interessante notare che Crowley non nominò Germer come X* grado dopo “l’espulsione” di Jones, ancora di più in vista del suo desiderio che la successione ricadesse su Germer, senza dubbio perché sapeva che la “espulsione” non era valida. Questo può essere stato anche un fattore dietro il rifiuto di Germer all’ufficio di O.H.O.

 

È a questo punto che le rivendicazioni del gruppo del Califfato si sgretolano. È loro tesi che Grady McMurtry sia succeduto a Germer come O.H.O. o Grande Maestro. Questo non può essere proprio il caso, visto che Germer era per sua stessa ammissione non in questa posizione. Dopo tutto, se Germer avesse reiterato questo punto nella sua corrispondenza con Grant, egli lo avrebbe sicuramente allo stesso modo menzionato ad altri. È difficile immaginare che McMurtry e i suoi colleghi non fossero consapevoli del vero stato degli affari e in particolare della posizione di Germer nell’Ordine – a meno naturalmente che essi avessero poco o nessun contatto con lui. E tuttavia questo gruppo continua a basare le sue rivendicazioni su una linea di trasmissione di guida che va da Crowley a Germer a McMurtry. Per illustrare questo, il seguente è un estratto da una lettera dal loro Grande Tesoriere Generale a un indagatore inglese datata 22 luglio 1984:

 

… Dagli anni ’20 divenne il Capo Esterno dell’Ordine (Outer Head of the Order (O.H.O.); ed egli è responsabile per la forma presente dell’Ordine. Da quel tempo l’Ordine è stato guidato a sua volta da Fr. Saturnus (Karl Germer) e, dopo il decesso di Fr. Saturnus, da Fr. Hymenaeus Alpha, Califfo (Grady McMurtry). Noi possediamo documenti di continuità diretta e ininterrotta nella direzione dell’Ordine dalla mano di Aleister Crowley al presente capo dell’Ordine…

 

Anche se questa lettera è vecchia di dieci anni la posizione non è cambiata. Prima di procedere ulteriormente sarebbe proficuo gettare luce sulla posizione di McMurtry, e sulla natura dei “documenti di continuità diretta e ininterrotta nella direzione dell’O.T.O.” Una breve considerazione degli eventi durante gli ultimi anni di vita di Crowley è necessaria.

 

Durante gli anni ’40 Crowley divenne sempre più disilluso con la Loggia Agapé dell’O.T.O. situata in California. Egli considerava la sua leadership come sempre più discontinua e insensata, ed alla fine arrivò a vedere l’intera Loggia come una causa persa. Un interessante resoconto di questo episodio è dato nel capitolo 9 del Risveglio della Magia di Kenneth Grant, e la crescente frustrazione con la Loggia è evidente. Alla fine arrivò alla conclusione che era necessario un nuovo inizio. Di conseguenza nel 1946 fornì a McMurtry autorità scritta per prendersi carico dell’opera dell’Ordine in California. Seguendo ciò egli fu inoltre nominato come il rappresentante ufficiale dell’Ordine negli Stati Uniti di America in generale. L’autorità di McMurtry, data nella forma di due documenti, era tuttavia del tutto limitata, essendo soggetta all’approvazione di Germer, residente lui stesso negli Stati Uniti. La prima datata 22 marzo 1946 dichiara che

 

… Questa è per autorizzare Frater Hymenaeus Alpha (Capt. Grady L. McMurtry) di prendersi carico dell’intera opera dell’Ordine in California, riformare l’Organizzazione in adempimento del suo rapporto del 25 gennaio 1946 e.v. soggetto all’approvazione di Frater Saturnus (Karl J. Germer). Questa autorizzazione deve essere utilizzata soltanto in caso di emergenza…

 

Dopo questo fu prodotto un secondo documento, datato 11 aprile 1946, ed il corpo di esso è come segue:

 

… Questi presenti sono per nominare Frater Hymenaeus Alpha –Grady Louis McMurtry IX* O.T.O. – come Nostro rappresentante negli Stati Uniti d’America, e la sua autorità deve essere considerata come Nostra, soggetta ad approvazione, revisione o veto da parte del Nostro Viceré Karl Johannes Germer IX* O.T.O….

 

Come si può vedere da questi estratti i documenti a malapena costituiscono la “autorità diretta e indiretta” che è stata rivendicata. Questa inadeguatezza non sarebbe stata naturalmente di qualsiasi importanza se non fosse per il fatto che il gruppo del Califfato tiene in così tanta considerazione i documenti. In modo interessante, Germer è stato già citato dire, nel corso della sua lettera a Grant del 18 gennaio 1952 che non vi era una Loggia attiva negli Stati Uniti. Questo fu scritto circa sei anni dopo che l’autorità di Crowley fosse prodotta, e questo rende chiaro che McMurtry e i suoi colleghi non erano considerati particolarmente attivi.

 

Germer non aveva alcuna guida da trasmettere; persino se fosse stato altrimenti non vi sarebbe stata alcuna questione di una trasmissione a McMurtry. Tutta l’evidenza rende chiaro che Germer diffidava di McMurtry e  considerava i “documenti di autorità” di Crowley con poco entusiasmo. Germer morì nel 1962, McMurtry tuttavia, per sua propria ammissione, non apprese di questo fatto fino a molti anni più tardi, da una cronaca di un giornale su un furto nella casa della vedova di Germer. Evidentemente tra i due uomini vi erano pochi contatti. Poco prima della sua morte Germer sembra che abbia nominato sia Marcello Motta o Hermann Metzger come suo successore – non vi è alcuna menzione di McMurtry. Infine la guida del Califfato pone in grande conto le quote, come evidenziato dalla loro offerta di “riabilitazione” a Grant citata al principio di questo articolo. Bene: così uno si chiede a chi McMurtry pagò le sue quote di IX* grado negli anni seguenti alla morte di Germer? In realtà, naturalmente, McMurtry semplicemente assunse la direzione di un particolare gruppo dentro l’O.T.O. – in questo caso gli avanzi della vecchia Loggia Agapé in California, la cui sola asserzione alla fama è Jack Parsons. La vecchia Loggia fu rilanciata quando McMurtry –  molto a suo credito – pubblicò il mazzo dei tarocchi di Thoth nel 1970. Questo primo risveglio non andò molto lontano e ne fu seguito da un secondo più tardi negli anni ’70. Questo portò a sua volta alla entità giuridica del presente gruppo che, in assenza della creatività o intuizione, cerca di appoggiare la sua posizione con minacce legali. Sfortunatamente, il suo giorno è arrivato – infatti non lo fu mai: un triste patetica ombra simile a un fantasma dell’O.T.O. Crowleyano che piuttosto di svanire con la foschia del mattino si è invece imbarcato in una bizzarra Danza dei Sette Veli.

 

La mancanza di creatività è il vuoto al centro della direzione del Califfato. Con le vaste risorse a loro disposizione – in termini sia di entrate che di quote e il numero dei membri – tutto quello che sembrano capaci è di ri-confezionare il corpus di Crowley. La recente “seconda edizione” del Liber Aleph è un caso evidente di ciò. Nel “Prolegomeni” vi è un saggio interessante, informativo sulla relazione Crowley-Jones. Verso la fine di questo saggio avviene un commento che fa al caso: “…è importante tenere a mente che il Liber Aleph è indirizzato ad un individuo ad un particolare stadio dello sviluppo spirituale”. Tuttavia l’autore non ha niente da dire per gettare una qualche luce sulla sostanza del libro. Un tema centrale del Liber Aleph, per esempio, è la profonda affinità che Thelema ha con le correnti Orientali di misticismo tali quali il Taoismo e il Sunyavada. Questa dimensione sembra più meritevole di un commento che la relazione tra due individui; probabilmente, si è evitato di notarlo. Tale mancanza di intuizione rappresenta la leadership del Califfato – fissati come sono sul carattere storico di Aleister Crowley, e le Sante reliquie tali quali l’anello Ankh-af-na-Khonsu di Crowley e il manoscritto olografico del Libro della Legge.

 

In assenza di qualsiasi creatività, o sviluppo, la guida del Califfato non ha alcuna alternativa se non tentare di parodiare,  a forza di minacce legali, quella autorità che può essere dimostrata soltanto attraverso l’opera creativa. Agli inizi degli anni ’80 Motta iniziò una azione legale per stabilire il suo unico diritto a chiamarsi O.T.O., e quindi ai diritti di autore di Crowley. La guida del Califfato depositò una contro-richiesta e così seguì un esame da parte della Corte delle rivendicazioni conflittuali, con il giudizio finale in favore del Califfato. Da allora la leadership del Califfato è stato pronta a sostenere che questa decisione attesta la loro legittimità come la diretta e la sola continuazione dell’O.T.O. crowleyano, quando di fatto non era altro che una gara di bellezza tra McMurtry e Motta. Questo è il Grande Bastone che brandiscono quando intimidiscono i distributori e gli editori. Esso funziona semplicemente perché gli interessi commerciali faranno tutto quello che possono per evitare di essere colti in un vortice consumatore di tempo ed estremamente costoso dal punto di vista dell’azione legale. Questo è un peccato, perché la posizione legale della leadership del Califfato è debole come la loro comprensione di Thelema. Essi hanno bisogno soltanto di perdere la giusta causa in tribunale per farlo divenire evidente – il che spiega perché con la loro retorica al contrario essi hanno ritardato così a lungo di intraprendere una azione legale contro John Symonds, l’unico ancora in vita esecutore letterario di Crowley e amministratore dei diritti d’autore di Crowley. I punti di vista di Symonds su Crowley e Thelema sono questionabili; il fatto è che tuttavia Symonds e Grant hanno lavorato per anni per rendere le principali opere magiche di Crowley disponibili attraverso importanti case editrici, in alcuni casi per la prima volta.

 

In modo interessante, i  leader dell’O.T.O. Califfato non sono sempre stati così antagonistici verso Grant. McMurtry e Grant si incontrarono mentre il primo stava visitando Crowley e si scambiarono rispetto reciproco. Negli ultimi anni McMurtry rianimò la struttura dell’Ordine come esso era stato ai tempi di Crowley; ma egli riconobbe e attestò la direzione più creativa che Grant stava perseguendo. Per illustrare questa precedente, più fraterna attitudine, citiamo una lettera a Kenneth Grant; essa non è datata, ma ha origine dalla metà degli anni ’70. La lettera è di un membro individuale del Califfato O.T.O. con il nome di Patrick King che si descrive come un rappresentante dello stesso. Essa è vistata specificatamente con la firma, sigillo e titolo di McMurtry come Hymenaeus Alpha:

 

 

Auguri e saluti a Tutti i punti del Triangolo – Pace all’Ordine. Ricevuta la tua ultima lettera con molta eccitazione e fraterna buona volontà; l’intero Ordine in California estende i suoi migliori auguri per il tuo successo con Thelema 93 e attende di incrementare la comunicazione tra i fratelli dei nostri due Ordini in futuro. Solo così la stella del Nuovo Eone può manifestarsi veramente e completamente sulla Terra attraverso l’opera aperta e/o segreta dell’Ordo Templi Orientis.

 

Diversi dei nostri iniziati trovano la tua opera di grande valore e importanza nello stabilire la nuova Legge dell’amore e volontà in tutto il mondo, e questa sarà la prova del tuo lavoro piuttosto che qualsiasi altra cosa da fare con il passato. Comprendo che il metodo dell’operazione che tu impieghi differisce dal nostro in quello che noi formuliamo sulla base dei rituali di Aleister Crowley, che è la ri-costituzione della Framassoneria e la tradizione ermetica e che tu hai creato o ricevuto nuovi rituali da una entità conosciuta come Nu-Iside. Noi abbiamo rituali a parte, un sicuro legame in Thelema, e tutti i metodi che operano per gli individui che li impiegano sono validi in questa era.

 

Includo una copia del manifesto di un certo fratello turbato in Brasile. Sembra essere sotto il terribile e pesante peso di scrivere tale cose. Non conosco del tutto la validità delle sue rivendicazioni (naturalmente si sbaglia completamente rispetto al Califfato, Saturno non fu mai eletto O.H.O.) all’autorità dell’O.T.O. e/o A.·. A.·. e non mi importano, avendo la mia propria informazione sul soggetto. Possa la luce della stella illuminare il suo cuore alla confraternita della Legge! Mi hanno chiesto di riferirti una richiesta per una breve risposta (di approssimativamente la stessa lunghezza come quella del Signor Motta) a queste accuse del fratello – da pubblicare nel Numero 5 del nostro bollettino, se questo è possibile per favore invialo alla Grande Loggia a Berkeley visto che non sono più allo stesso indirizzo. Inoltre qualsiasi commento a noi personalmente non inteso per la pubblicazione sarà il benvenuto. Per favore non esitare a contattarmi in futuro. Io gradisco la corrispondenza e attendo il giorno quando forse ci potremo incontrare uno con l’altro nella comunione Thelemica.

 

Il tono di  questa lettera non è una aberrazione, in marcato contrasto alle attitudini combattive dei successori di McMurtry. Altre informazioni di quel periodo, tale come una recensione di Nightside of Eden, sono permeate con un simile spirito di fraternità e rispetto; è reso evidente che essi preferiscono operare con la struttura Crowleyana dell’O.T.O., ma nondimeno viene riconosciuta l’innovazione e la creatività dell’opera di Grant. In retrospettiva noi possiamo vedere due eventi convergenti: la morte di McMurtry e la decisione della corte, su appello, di preferire la rivendicazione di McMurtry a quella di Motta. L’attitudine antagonistica della presente leadership del Califfato verso Grant ha le sue origini qui, quando il prospetto di egemonia offriva opportunità attrattive e proficue.

 

E riguardo Kenneth Grant? Egli conobbe Crowley durante la metà degli anni ’40, e ha documentato la loro relazione in Remembering Aleister Crowley (Skoob Publishing, Londra, 1991). Negli anni seguenti la morte di Crowley fu sempre più ovvio che l’Ordine era caduto nel limbo. Germer si vide come il custode dell’eredità di Crowley, e non avrebbe incoraggiato alcuna deviazione da quello che egli vedeva come ortodossia – di fatto sembrava che avesse l’opinione che Crowely avesse scoperto tutto quello che c’era da conoscere. Estratti dalla corrispondenza tra Grant e Germer sono stati qui citati precedentemente, e deve essere divenuto chiaro a Grant che egli doveva creare da quel momento nella sua propria luce. Usando come base iniziale una carta da Germer per operare con i primi tre gradi dell’O.T.O., Grant andò oltre e formò la Loggia Nuova Iside come loggia dipendente dell’Ordine. Questo atto ebbe inizialmente l’approvazione di Germer; il seguente è estratto da una comunicazione privata tra Kenneth Grant e il presente autore, datata 7 ottobre 1993:

 

 

La vera ragione per lo scoppio di ira di Germer contro di me, e la conseguente “espulsione”, non fu a causa di una qualsiasi violazione da parte mia dell’autorità che mi aveva concesso. Egli espressamente concesse la fondazione di una loggia e discutemmo persino i nomi per essa. Fu a causa della inclusione da parte mia nel Manifesto di N.I.L. (e il rifiuto di non includerlo) dell’iniziale di uno dei miei associati (Eugen Grosche, capo della Fraternitas Saturni) con cui Germer aveva una lite duratura. Questo io non lo sapevo né Germer mi illuminò sul soggetto; invece egli scoppiò di irritazione e mi “espulse”.

 

Germer reagì producendo un documento che si proponeva di espellere Grant dall’Ordine. Questo corso di azione fu qualcosa che egli non era autorizzato a compiere, visto che egli non era l’O.H.O. – una posizione ripetutamente esposta da Germer stesso nel corso della corrispondenza citata in precedenza. L’Ordine era caduto in un vuoto, e non era poco più che un reliquiario alla memoria di Crowley. In tale situazione la leadership dell’Ordine poteva passare soltanto a un membro del IX* grado che stava operando creativamente con la Corrente 93. L’opera di Grant è il frutto di questa ricerca operativa nei giorni della Loggia Nuova Iside e da allora è la base per la sua rivendicazione alla leadership. Alcune delle attività della Loggia Nuova Iside sono state presentate in Hecate’s Fountain; e non vi è alcun dubbio sullo sviluppo creativo ed innovativo. Le esperienze di Grant nella Loggia Nuova Iside formano la base del suo lavoro pubblicato. Esso è un’opera che non è statica ma che continua a crescere e svilupparsi; chiunque dubiti questo ha solo da comparare Hecate’s Fountain a The Magical Revival. È compito degli altri che rivendicano la leadership di dimostrare la loro posizione non con vuote minacce ma con simile prova di creatività e sviluppo, se le loro rivendicazioni devono essere prese in considerazione seriamente.

 

Questo è quello che risiede al cuore della disputa degli ultimi più o meno quaranta anni dell’O.T.O. La leadership del Califfato ha diritto come qualsiasi altro gruppo di praticare il loro particolare aspetto della tradizione O.T.O. Tuttavia, essi sono andati molto più in là di ciò, cercando di negare diritto a qualsiasi altro gruppo dentro la tradizione di usare il nome dell’Ordine e il lamen. Non gli può essere permesso di fare questo. Essi devono apprendere ad accettare il loro vero status come uno tra diversi gruppi legittimati; altrimenti il corso della corrente li dissolverà sicuramente e a ragione come ostacoli alla sua espressione. Quando si arriva alla leadership, conservata come una reliquia  nell’ufficio di Capo Esterno dell’Ordine (O.H.O., Outer Head of the Order), allora questa è legata allo sviluppo creativo. Questa produttività è stata dimostrata ampiamente da Kenneth Grant nell’opera della Loggia Nuova Iside – opera che continua ad essere sviluppata nel corso delle sue Trilogie Tifoniane. Questa opera, a sua volta, sarà sviluppata dai suoi successori, così come egli ha sviluppato l’opera dei suoi predecessori. Questo è il principio del parampara, linea spirituale o successione magica.

 

Con questo in mente il seguente testo è adattato da una Dichiarazione Preliminare, un documento prodotto per coloro che desiderano operare con una creativa corrente vivente:

Ordo Templi Orientis

 

L’Ordo Templi Orientis (O.T.O.) è il nome applicato ad una arcana tradizione conosciuta una volta come Saggezza Stellare che ha le sue radici in Lemuria. Dopo la  sommersione di Atlantide la tradizione fu perpetuata nei misteri dell’America Settentrionale, Centrale e Meridionale, e nei Culti del mare Polinesiani. Ma essa raggiunse la sua apoteosi nel periodo pre-monumentale della storia dell’Egitto, e nel suo declino esso fu continuata nelle Dinastie Tifoniane, concludendosi con la XVII^ Dinastia, anche se residui di essa sono rintracciabili nella XXVI^. In epoche seguenti la Saggezza riapparve nella forma frammentata in certe tradizioni del Lontano Oriente.

 

Venendo a tempi più accessibili e relativamente recenti, la Corrente riemerse in superficie di nuovo con Jacques de Molay (1243?-1314) concentrandosi nell’Ordine dei Cavalieri Templari in connessione con i misteri del Santo Graal. A questo punto essa assunse una forma massonica.

 

Nel XVIII° secolo la tradizione apparve sotto la guida di Adam Weishaupt (1748-1830); essa fu allora conosciuta come l’Ordine degli Illuminati. Alla fine del XIX° secolo un Adepto austriaco chiamato Carl Kellner diede ad essa un nuovo impeto e il nome con la quale è ora conosciuta: Ordo Templi Orientis. Kellner  fu il primo Supremo Grande Maestro dell’Ordine nella sua forma moderna. Nel 1905 Kellner morì e un Teosofo tedesco, Theodor Reuss, divenne il suo capo; l’elemento massonico divenne allora dominante. Nel 1923 il mago inglese Aleister Crowley, assunse la guida, divenendo il terzo Grande Maestro fino alla sua morte nel 1947. Per i seguenti otto anni gli affari dell’Ordine furono condotti dal suo tesoriere Karl Germer.

 

Nel 1955 un altro occultista inglese, Kenneth Grant, assunse la guida dell’Ordine, dissolse la sua struttura massonica, anche se non le sue affiliazioni massoniche, e lo allineò di nuovo con la Tradizione della Saggezza Stellare che in origine l’aveva infusa. Egli inoltre costituì dentro l’Ordine una cellula dipendente, la Loggia Nuova-Iside, allo scopo delle trasmissioni extraterrestri. La Loggia operò tra gli anni 1955-1962; durante questo periodo la Saggezza Stellare fu completamente allineata con la Corrente di Thelema (93) con cui l’Ordine era stato per la prima volta ispirato sotto la guida di Crowley.

 

Uno degli interessi immediati dell’Ordine (1986) è la formulazione di un’altra cellula specializzata per perfezionare metodi per contattare le forze imponenti “della parte notturna” che stanno ora erompendo nell’ambiente astrale della Terra. Un mezzo potente di incontro e investigazione è una forma di magia estetica, e un crescente corpo di artisti-iniziati è ora, di conseguenza, operativo all’interno dell’Ordine.

 

Similarmente, un’altra cellula specializzata è stata recentemente formata per esplorare il Culto di Lam, una entità trans-mondana contattata da Aleister Crowley nel corso dell’Operazione Amalantrah. L’opera di questa cellula è sviluppare quelle tecniche magiche più efficaci nell’incoraggiare il contatto con Lam, una Porta significativo al nucleo della magick, che risiede nel trafficare con zone più ampie e più profonde di coscienza.

 

L’Ordo Templi Orientis ha sempre sostenuto i principi della Libertà Individuale, Fraternità e Benedizione Universale. I suoi scopi e le sue dottrine sono state esposte nei testi dei Grandi Maestri successivi, ognuno dei quali ha ri-definito il programma dell’Ordine in accordo con lo sviluppo delle tecniche esoteriche e magiche.

 

Questo resoconto pone la storia dell’O.T.O. nella giusta prospettiva. Così come l’Ordine non fu la creatura di Crowley, esso non fu l’invenzione di Kellner e Reuss. Al contrario esso fu ed è l’espressione di una corrente che pervade, una corrente che adotta una foggia dopo l’altra, movendosi quando una particolare forma non è più di sua utilità. Questo è un punto importante da tenere a mente quando si arriva alla storia degli Ordini magici. Come esseri umani noi ci piace pensare che siamo al comando degli eventi, causandoli e facendoli compiere. Tuttavia è vero il contrario: noi siamo l’espressione degli eventi, non la causa. I gruppi occulti vanno e vengono; a meno che essi siano una espressione di una corrente pervadente, essi appassiscono dopo una esistenza non metodica. Piuttosto che la creazione di Kellner e Reuss l’O.T.O. è quindi in una fase particolare nello sviluppo della corrente, la quale inoltre si sposterà verso una altra incarnazione prima o poi – e più inflessibile sarà la struttura dell’Ordine prima avverrà ciò. Che assurdità allora vedere come sacrosanto quello che in effetti è una fase transeunte di una fase transeunte. È una critica contro l’“O.T.O. Tifoniano” – l’epiteto dato all’Ordine come riorganizzato da Grant – che esso non è rimasto vero alla struttura para-massonica del tempo di Crowley ma rappresenta un cambiamento e quindi in qualche modo esso non è l’O.T.O. Tuttavia uno dovrebbe chiedersi – cosa c’era di così buono in quella antecedente struttura a cui noi dobbiamo rimanere legati? Perché non dovremmo muoverci in avanti? È interessante che verso la fine della sua vita Crowley vide il bisogno di cambiamento; il seguente estratto da una lettera a Germer datata 14 marzo 1942 lo rende chiaro:

 

Ti nominerò come mio successore come O.H.O. ma in termini speciali. Mi è del tutto evidente che sia necessario un cambiamento completo nella struttura dell’Ordine e nei suoi metodi. Il Segreto è la base, e tu devi selezionare le persone adatte…

 

“Il Segreto” è un riferimento alla magick sessuale, e in particolare ai Misteri del IX* grado. Crowley lo considerava il nucleo centrale dell’O.T.O.; le strutture dell’Ordine intorno ad esso esistono per trasmettere questo nucleo e sono di necessità transitorie, adeguate ai tempi e alle circostanze. Negli ultimi cinquanta anni molta conoscenza formalmente occulta – nel senso di nascosta – è divenuta sempre più generalmente disponibile. Con questa più grande apertura, vi è abbondanza di materiale a giro che permette all’aspirante elaborare i principi della magick sessuale, ovviando rispetto al bisogno di trasmissioni di questi principi in segretezza e sotto giuramento. Mentre le tecniche sono conosciute, tuttavia, l’addestramento è ancora necessario, al fine di apprendere ad applicare queste tecniche in modo effettivo. Questo addestramento può essere acquisito soltanto durante il corso di una esperienza mistica e magica; esso è una assimilazione della esperienza diretta che costituisce l’iniziazione. Segue quindi che la struttura presente dell’O.T.O. deve essere tale da facilitare tale esperienza, permettendo agli iniziati, di apprendere l’applicazione effettiva di queste tecniche.

 

L’ “O.T.O. Tifoniano” è quindi una espressione di questa corrente pervadente che imprime forza a tutti i genuini Ordini creativi, e che li ha avvolti in un modo o in un altro per innumerevoli millenni. I membri dell’Ordine perseguono l’iniziazione di prima mano, bevendo alla fontana delle acque viventi che sorge al punto di congiunzione dell’interiore e dell’esteriore, e che alimenta la maschera terrestre. L’iniziazione è un viaggio nel rintracciare il Nilo alla sua fonte. Che questo ri-orientamento dell’O.T.O. sia produttivo è evidenziato dall’opera di Grant e di altri. Viceversa, la scarsità di un approccio che cerca semplicemente di perpetuare una logora fase storica è prontamente evidente; quali sono stati i frutti a parte le susseguenti edizioni dell’opera di Crowley? Per alcuni, naturalmente, tale scarsità è né qui né lì: essi aderiranno come sanguisughe a quello che essi considerano “ortodosso”. Considerate il seguente passaggio da L’azione della Creazione di Arthur Koestler; anche se l’analogia non è esatta essa è molto vicina.

 

“Il progresso della scienza” scrisse Schiller “ha luogo grazie a pochi maestri architetti o in ogni caso attraverso un numero di cervelli direttivi che pongono costantemente tutti i lavoratori industriosi al lavoro per decadi”. Che i lavoratori industriosi tendano a formare sindacati con una linea di condotta per assumere solo membri del sindacato e pratiche restrittive, è uno sviluppo apparentemente inevitabile. Esso non è meno cospicuo nel mondo delle arti: i versificatori poco ispirati…le mediocrità…tutte si buttano a rotta di collo verso la scuola e stile prevalente che qualche genio iniziò, e la difendono con cocciutaggine e veleno contro gli innovatori eretici.

 

Questo articolo ha cercato di porre la storia e le presenti manifestazioni dell’O.T.O. in un contesto più ampio di quello che è stato spesso il caso. La validità della rivendicazione di Kenneth Grant all’ufficio di O.H.O. è sicuramente chiara. Essa è una affermazione che è accettata, appoggiata e vigorosamente promulgata dagli editori di Starfire – una accettazione che è condivisa, sospettiamo, dalla maggioranza dei nostri lettori.