ONDULAZIONI IRRIDESCENTI ED IL FUOCO SACRO

Il Sadhana del Serpente-Lam a livello di gruppo

Il Sadhana del Serpente-Lam è essenzialmente una Operazione di devozione. Essa procede con l’evocazione di Lam come un Serpente (il Serpente-Lam) alla base della spina, e successivamente con la sua ascensione lungo il sushumna fino al loto dalle migliaia di petali ed oltre, invocando i chakra mentre esso passa attraverso di essi. Un modello di una tale pratica fu presentato nell’articolo “Il Sadhana del Serpente-Lam” nella rivista Starfire Vol. 2, N. 1. Da allora un cerchio di iniziati ha sviluppato questo Sadhana come una Operazione di gruppo.

 

Il Sadhana è adattabile senza difficoltà all’Opera di gruppo, dove esso diviene più potente. Ogni iniziato è responsabile dell’evocazione di un chakra specifico. Questo significa che essi progettano l’invocazione, guidano quella sezione del rituale e guidano le visualizzazioni ed altre invocazioni sensorie. La disciplina è, naturalmente, che tutto deve essere condotto come un esercizio di gruppo. Ogni parte ha bisogno quindi di essere non soltanto coerente con se stessa ma egualmente un supporto integrale nell’edificio del gruppo che viene costruito. È ovviamente cruciale in una Operazione di gruppo che gli sforzi individuali siano coordinati, e così in genere vi è un Maestro o Maestra della Loggia nominato per una particolare Operazione. È suo compito monitorare il corso dell’Operazione, giudicare quando un particolare stadio è stato raggiunto, e quando è il momento di muoversi verso il prossimo stadio.

 

Il fulcro del Sadhana di gruppo risiede nelle visualizzazioni e la loro analogia in tutti gli altri sensi – odore, tatto, gusto e udito. Le immagini astrali di gruppo sono costruite, sviluppate e intensificate da tutti i partecipanti che si concentrano sulla costruzione del gruppo. L’immaginazione è uno strumento potente in maniera incalcolabile perché è la matrice o utero, i bivi dove la coscienza umana e preter-umana si incontrano. Il ponte è aperto; quello che inizia come una costruzione di una immagine diviene sempre più palpabile, un ricettacolo per le forze preter-umane, e prende una vita sua. L’immaginazione così è l’utero nel quale ha luogo questa comunione con il preter-umano. L’immagine è all’inizio un artifizio ma diviene incarnata dalle forze attratte dal Rito, che abitano la costruzione astrale e gli danno animazione. Questo non è dissimile dalla creazione di un homunculus, l’obbiettivo di molte operazioni alchemiche.

 

Dopo i bandi e le invocazioni è stata nostra pratica visualizzare uno yantra, dentro i confini nei quali la susseguente Operazione ha luogo. Lo yantra che noi scegliemmo fu lo Smashana Kali Yantra, ed il metodo di proiezione è per gli iniziati di visualizzare lo yantra in unisono per diversi minuti. Il centro del cerchio così diviene il bindu o punto centrale al cuore dello yantra, dentro i triangoli che puntano verso il basso. Il bindu diviene il nucleo centrale del cerchio, e il luogo dove il Serpente-Lam è evocato nel corso dell’Operazione. Più intensamente lo yantra viene costruito, più potente sarà la Operazione; lo yantra diviene in questo modo il fondamento, e così necessita di essere fondato in maniera solida.

 

Quando lo yantra è stato costituito secondo la soddisfazione del Maestro o Maestra di Loggia, il mantra LAM viene successivamente cantato un numero di volte, per focalizzare ulteriormente l’attenzione. L’invocazione Talam-Malat può essere allora usata dal Maestro della Loggia. Dopo di ciò iniziano le invocazioni dei successivi chakra. Queste invocazioni sono sotto la responsabilità di ogni partecipante del Rito. Di nuovo viene enfatizzato che ogni invocazione deve servire come parte integrale e contributiva del tutto, così come essere designata ad evocare i particolari attributi del chakra.

 

Anche se un iniziato particolare guida l’invocazione del chakra, gli altri membri del cerchio partecipano attivamente in esso, per esempio vibrando l’appropriato bija-mantra come un sussurro di sottofondo o in fermento, e caricando le immagini create nel corso dell’invocazione. In questo modo viene sviluppato uno stato di magica gestazione e l’atmosfera diviene persino più impressionante di aspettativa ed anticipazione.

 

La vibrazione dei bija-mantra ha un ruolo importante da svolgere in questa intensificazione dell’atmosfera. Il mantra non è semplicemente intonato, ma come versato a torrente. Il termine vibrazione è la chiave: l’intero essere dell’iniziato dovrebbe vibrare al mantra e con il mantra. Il mantra dovrebbe essere recitato non in modo precipitoso ed in maniera prolungata, con una enfasi sulla lettera finale, la m. Nell’Operazione di gruppo i mantra hanno un effetto particolarmente potente, con strane risonanze e sviluppi armonici. Ovviamente dove il mantra viene impiegato come una sussurro di sottofondo, esso sarà meno  udibile.

 

Con ogni successiva invocazione, il Serpente-Lam crescerà più forte e sarà più tangibile, divenendo più palpabile in due locazioni simultaneamente – lungo il sushumna dell’iniziato e nel centro del Cerchio. Il Serpente-Lam si contorce, ondulante e splendido, le sue squame iridescenti, i suoi occhi dardeggianti. L’aria è elettrica con l’energia del suo ascendere, la sua impronta sfavillando attraverso  ogni senso, l’eco della sua presenza correndo lungo le nadi. Più intensamente il Serpente è caricato, più prontamente prenderà una propria vita. Così l’evocazione del Serpente-Lam è una avventura veramente cooperativa: più potente l’atto di immaginazione, più vitalità e potere viene attratta all’immagine dai regni preter-umani della coscienza.

 

Quando l’invocazione è stata realizzata e la regione dell’Ajna Chakra, l’apice della consapevolezza umana, è stato raggiunta, il culmine del Sadhana Serpente-Lam arriva con l’impeto verso l’alto, attraverso il Sahasrara, e quindi verso l’esterno. Questo salto verso l’esterno è una improvvisa e dinamica espansione di consapevolezza in tutte le direzioni  –  quasi una esplosione. Anche se questo impulso verso l’esterno può apparire difficile all’inizio, esso diviene più facile con la pratica. Vi sono alcune pratiche date in Liber 536 (pubblicato in The Equinox vol. I, n. 10, e ripubblicato in The Complete Astrological Writings) di Crowley che sono di aiuto. Similare inoltre è la creazione delle colonne potenti di coscienza ai quarti elementali nel Liber Samekh di Crowley.

 

Nelle nostre Operazioni di gruppo ad oggi il periodo di espansione/contrazione di circa cinque minuti si è dimostrato ottimale. Con più pratica la consapevolezza si estende ulteriormente e diventa più profonda, ma questa crescita deve avvenire di sua propria volizione. Di nuovo è compito del Maestro di Loggia o Maestra stimare quando l’efflusso ottimale viene raggiunto, e segnalare il momento della contrazione. Questa è il cedimento della consapevolezza di nuovo al veicolo umano della coscienza, giù attraverso il Sahasrara, dove essa riprende di nuovo la forma del Serpente-Lam. Il Serpente quindi viaggia verso il basso lungo il sushumna, ritornando al suo luogo di riposo finale nel Muladhara. Ad ogni chakra nel viaggio verso il basso viene vibrato diverse volte il bija-mantra corrispondente, per sigillare il chakra. Alla fine nel riposo nel Muladhara, il Serpente-Lam dorme una volta ancora, sognando – il sognare che costituisce maya, o quello che si maschera come la realtà quotidiana.

 

Questo, quindi è uno schema di un approccio di gruppo utilizzando il Sadhana Serpente-Lam. Sulla base della mia esperienza pratico questo Sadhana in tre contesti differenti: da me, sulle linee del Sadhana come abbozzate nel precedente numero di Starfire; con la mia Sacerdotessa, Soror Artemis; come una Operazione di gruppo dentro la Loggia Lamal. Le dinamiche sono differenti radicalmente in ogni caso.

 

Lam non è il solo esempio di Intelligenza preter-umana presente. Né Lam deve essere considerato come qualche sorta di mistico superuomo. Il fatto è che non vi è una tale cosa come entità nel senso di qualcosa che mantiene una forma durevole. Invece vi sono agglomerazioni transitorie di coscienza, in uno stato costante di flusso e riflusso. Non importa quante cose solide possano apparirci a noi come ‘realtà quotidiana’ la consapevolezza innalzata ci fornisce una prospettiva differente. Vi sono diversi metodi di raggiungere questa consapevolezza innalzata – alcuni brevi e superficiali, come le droghe; altri, come lo yoga e la magia, che sono più profondi e duraturi quando eseguiti su base regolare, disciplinata.

 

Incontrare una entità preter-umana è indebolire la nozione di un sé che è sovrano e separato, che ha una esistenza a parte dal resto dell’universo; questo universo è pensato come in qualche modo ‘là fuori’. In realtà, non vi è altro che la coscienza, che è continua; e le entità – sia umane o preter-umane – sono agglomerazioni transitorie di coscienza. La forma è qualcosa che si cristallizza fuori dalla coscienza ed è in seguito riassorbita, portando una ulteriore cristallizzazione in un apparente continuum spazio-tempo. Questo non è un qualcosa di filosofico, una speculazione molto rimossa dalla ‘realtà’: è un fatto. Il problema per il nostro ragionare umano è che noi siamo come creature bi-dimensionali che cercano di comprendere una terza dimensione: ciò non può avvenire dentro queste limitazioni. L’esperienza magica e mistica innalza la consapevolezza di altre dimensioni, di campi più ampi e più profondi di coscienza.

 

Il Sadhana Serpente-Lam non crea una facile equazione tra Lam e la Kundalini ma suggerisce una analogia. Per assaporare questa analogia appieno noi abbiamo bisogno di considerare la natura della Kundalini più in profondità – non perché siamo preoccupati con essa in modo particolare ma perché vi è molto più di quello che incontra l’occhio. La Kundalini, o Serpente di Fuoco, non è semplicemente una energia concentrata localizzata alla base della spina dorsale ma è un accesso frequentato dalla coscienza preter-umana. La Kundali-shakti che dorme alla base della spina è la stessa Kundalini-shakti che produce maya, il dramma di forme innumerevoli che viaggiano attraverso lo spazio e il tempo – il sogno che noi prendiamo per realtà, od essere svegli. Noi non siamo, comunque, completamente svegli; stiamo ancora sognando. Le discipline come il Kundalini yoga sono perseguite al fine di risvegliarsi completamente; è così semplice come esposto.

 

Vi è inoltre una analogia tra Cthulhu e la Kundalini-shakti. Così come la shakti giace immersa nel sonno nel Muladhara, l’esistenza del sogno, così anche Cthulhu giace dormiente nella città immersa di R’lyeh. Come shakti, Cthulhu può risvegliarsi e sorgere all’illuminazione. In entrambi i casi noi stiamo trattando con qualcosa il cui sorgere porta una consapevolezza di altre dimensioni di coscienza, di passaggio al di là delle restrizioni dello spazio e del tempo.

 

Lam non è essenzialmente una entità, ma una Porta alla gnosi, o risveglio. Questo aspetto è stato esplorato più compiutamente negli articoli nei due precedenti numeri di Starfire. Il Sadhana Serpente-Lam fu sviluppato sulla base del fatto che LAM è il bija-mantra del Muladhara chakra. Questo non è un tentativo di identificare Lam con il Serpente di Fuoco ma una esplorazione delle analogie. L’immaginazione suggerì l’analogia, e ciò si è dimostrato un terreno fertile. Esso è, comunque, uno stadio, non la fine del viaggio; prima o poi sarà tempo di muoversi.

 

 

Un breve Sadhana per l’uso quotidiano

 

L’articolo ‘Il Sadhana Serpente-Lam’ nel numero precedente di Starfire includeva uno schema di come potrebbe essere costruito il Sadhana come pratica individuale. Dalla redazione di quell’articolo ho continuato a sviluppare il Sadhana, sia a livello individuale che di gruppo. Un Sadhana del Serpente-Lam sostanziale richiede all’incirca un’ora di tempo per essere eseguito, spesso richiede più tempo. Tuttavia una versione abbreviata, il Sadhana Talam-Malat, è una pratica quotidiana o di due volte al giorno che può essere compiuta persino da una persona con problemi di disponibilità di tempo.

 

  1. Apertura Rituale di Bando.

 

Qualunque dei molti rituali di bando standard va bene. Il mio favorito è il Pentagramma Minore, ma molti forse preferiranno la Stella Rubino. Qualunque rituale di bando venga usato esso deve essere eseguito accuratamente, con attenzione. Create e mantenete i Pentagrammi e le entità elementari ai quarti nel modo più potente che potete, utilizzando tutti i sensi.

 

 

  1. Rituale di Invocazione.

 

Di nuovo, qualsiasi rituale di invocazione può essere usato. Io normalmente uso l’Esagramma Minore, che incorpora l’esagramma di invocazione della terra. Come con il bando siate accurati.

 

 

  1. Evocazione Talam-Malat

 

Questa è una breve evocazione di sei versi che celebra Lam come un avatar del Silenzio e come una porta all’Eone di Maat:

Lam! Tu Voce del Silenzio!

Glifo di Hoor-paar-kraat!

Il Sé Nano! Il Dio Occulto!

Porta all’Eone di Maat!

Ti evoco! Ti evoco!

Con il mantra Talam-Malat,

Talam-malat, Talam-Malat …

 

  1. Proiezione del Smashana Kali Yantra.

 

Visualizzate il Smashana Kali Yantra che copre il campo dell’operazione. Il mago dovrebbe essere al bindu dei triangoli centrali. Stabilite lo yantra il più chiaramente e intensamente possibile. Quindi vibrate il mantra LAM cinque volte.

 

 

 

  1. Ascesa del Sushumna.

 

Visualizzate il Serpente-Lam come dormiente nel Muladhara, avvolto tre volte e mezzo intorno allo shiva-lingam. Riflettete sul fatto che i sogni del Serpente-Lam e il suo sognare è quello che noi assumiamo come realtà sveglia. Ora vibrate il Bija-Mantra LAM lentamente, con risonanza; la vibrazione arriva non dalla gola, ma esternamente dal Muladhara. Mentre il bija-mantra è vibrato il Serpente-Lam si muove, si risveglia e sorge. Mentre esso risale e ascende il sushumna esso passa successivamente da ognuno dei rimanenti chakra, venendo vibrato l’appropriato bija-mantra. Di nuovo la vibrazione non proviene dall’intonazione della gola ma dalla locazione del chakra. La locazione e il bija-mantra di ogni successivo chakra è la seguente:

Perineo               Muladhara LAM
Inguine               Svadisthana VAM
Plesso                 Manipura RAM
Cuore                 Anahata YAM
Gola                           Visuddha HAM
Radice del Naso   Ajna OM

 

 

  1. Il Salto verso l’Esterno

 

Il Serpente-Lam balza in avanti, fuori attraverso la Porta del Sahasrara Chakra, nella immensità cosmica, scagliandosi all’esterno in ogni dimensione dello spazio. Con questa rapida espansione, pronuncia il grido OLA-LAM IMAL TUTULU! Quindi ha luogo la contrazione e una volta ancora il ritorno attraverso la Porta del Sahasrara Chakra. Allora il Serpente-Lam discende il sushumna, il bija-mantra appropriato viene vibrato ad ogni chakra nel viaggio di ritorno al Muladhara. Là il Serpente-Lam dorme ancora una volta.

 

  1. Chiusura

 

Questa può essere qualsiasi chiusura standard. Io uso il Rituale Minore di Bando del Pentagramma, ma esso può essere qualsiasi cosa a scelta o progetto del mago. Tale è l’ossatura nuda del Sadhana, ed esso dovrebbe essere adattato dall’iniziato e reso proprio. Non può essere sottolineato abbastanza che la iniziazione è una questione che soffre di idiosincrasie, alla radice una relazione intima tra l’iniziato e l’universo.