L’INIZIAZIONE NELL’ETÀ DELL’ACQUARIO

alla memoria di

Nevio Viola

e

Bernardino del Boca

LIBER  LXXII

Oz

La legge del forte: questa è la nostra legge e la gioia del mondo

(AL. III. 21)

FA’ CIÒ CHE VUOI. SARÀ TUTTA LA LEGGE (AL. 1.40)

Tu non hai diritti ma fa’ la tua volontà. – Fa’ ciò e nient’altro dirai di più. (AL. 1. 42-3)

Ogni uomo e ogni donna è una stella. (AL. 1. 3)

Non esiste dio al di fuori dell’uomo.

1°. L’uomo ha il diritto:

di vivere secondo la propria legge;

di vivere nella maniera in cui desidera vivere;

di lavorare come vuole;

di divertirsi come gli piace;

di riposare come vuole.

2°. L’uomo ha il diritto:

di mangiare ciò che vuole;

di bere quello che vuole;

di abitare dove vuole;

di spostarsi come vuole sulla faccia della terra.

3°. L’uomo hai il diritto:

di pensare ciò che vuole;

di dire quello che vuole;

di scrivere quello che vuole;

di disegnare, dipingere, scolpire, incidere, modellare, costruire come vuole;

di vestire come vuole.

4°. L’uomo ha il diritto di amare come vuole:

fatti prendere dal desiderio di amare e soddisfalo come vuoi. (AL. 1. 51)

5°. L’uomo ha il diritto di eliminare quelli che vorrebbero opporsi a questi diritti.

Gli schiavi serviranno. (AL. II. 58)

AMORE È LA LEGGE,

AMORE SOTTO IL DOMINIO DELLA VOLONTÀ (AL. I. 57)

AleisterCrowley

“La vita mortale è soltanto l’ombra del Reale” (Solaris)

FA’ CIÒ CHE VUOI, SARÀ TUTTA LA LEGGE

(Liber Legis, I. 40)

Non c’è nessuna Legge al di sopra di FA’ CIÒ CHE VUOI

(Aiwaz: Liber Al vel Legis, 1904; Liber Legis, III. 60)

Per l’esoterista la Vera Volontà è la Divina, non quella della personalità. Perciò afferma che la sola legge è quella del Desiderio. Ma l’uomo, ingannato dalle parole e che ha perduto il senso della Libertà, non sa più usare la guida del divino Desiderio. Ha accettato l’ignoranza e la repressione e ciò gli fa accettare come utili e necessari il dolore e le pene. Il dolore non è un diritto che porta con sé dalla nascita.

Si può essere liberi dalla sofferenza se si segue l’esortazione che il Maestro ha fatto agli uomini con il Sermone della Montagna: “… Ma io vi dico, non resistete al male.” (Matteo, 5: 39).

Se si resiste ad un problema lo si lega a noi, dandogli un potere che intrinsecamente esso non possiede. Lottando contro di esso gli diamo vitalità creativa, lo rendiamo più forte, perché lo investiamo della vitalità creativa della nostra consapevolezza. Il Maestro ci consiglia questo antidoto per il veleno della resistenza alle cose che ci fanno male: “Tutto ciò che avrai sciolto in terra, sarà sciolto nei cieli.” (Matteo, 16:19). Sciogliere vuol dire lasciar andare, essere liberi. La terra è il regno degli eventi esteriori nel mondo materiale che ci circonda, ed il cielo è il regno del bene ideale che tutti inconsciamente cerchiamo. Ma affinché questo bene si realizzi, si deve cessare di legarci al male che non desideriamo. Se continuiamo a pensare al male, ci incateniamo ad esso.

Il Desiderio è la voce dell’Anima che ci spinge avanti fra le cose per realizzarci. Se si è liberi dalle illusioni del male, il Desiderio non ci inganna, ed ognuno trova la sua armonia nell’armonia di tutto ciò che vive. Il Desiderio ci porta ad amare tutto ciò che è buono e che fa del bene. L’Amore è, infatti, uno dei quattro Fuochi puri della vita.

AMORE È LA LEGGE, AMORE SOTTOMESSO ALLA VOLONTÀ

(Liber Legis, 1:57)

“Separare lo Spirito dal corpo è religione di morte. Separare e dividere è scendere nella materia passeggera, vuol dire allontanarsi dalla sorgente animatrice del tutto. Non separare è Amore puro, è la via del dio ORO, seguita da coloro che hanno saputo evitare le vie dell’Occidente delle acque osiriane delle rinascite”, (dall’antico testo egizio Il Tempio dell’Uomo)

“Ognuno deve cercare la Strada dentro di sé. Ogni uomo, nel suo sviluppo, è la Strada. Questa è la vera autorealizzazione. L’uomo può essere stanco, può essere ammalato, tuttavia lo Spirito che è in lui, che può sollevarlo da queste negatività, sta nella realtà spirituale, dove tutto è perfetto e trasparente come cristallo.” (Chung-li Ch’uan)

“Noi non siamo che dei portatori della Fascia di Moebius, dei Templi in cui dimora Dio. Inginocchiati nel Tuo Tempio e ascolta la voce dell’Eterno!” (Bernardino Del Boca)

TU NON HAI DIRITTI, MA FA’ LA TUA  VOLONTÀ

(I : 42, Aiwaz, Liber Al vel Legis, 1904)

L’uomo ha soprattutto dei Doveri, dei Doveri verso il fanciullo che ospita dentro di sé, colui che ha operato e che opera per la vita.

Tutto ciò che succede dopo aver compiuto i dodici anni di età conta ben poco.”

(J.M.Barris)

Per la Vita ciò che conta è la nostra presa di coscienza durante i nostri primi dodici anni, quando ogni cosa che facciamo non è ancora legata ad esperienze del passato, quando il futuro ancora non ci interessa e siamo gli occhi, il corpo, ma soprattutto il Cuore della Natura, perché “si vede bene solo con il Cuore. Ciò che è essenziale è invisibile agli occhi.” (Antoine de Saint-Exupéry). Poi qualcuno, non tutti, svilupperà la propria personalità fino al compimento dei diciassette anni, che è l’età dell’umanità.

I ventimila anni della nostra civiltà non ci hanno portato che a sviluppare una coscienza di diciassettenni. Non siamo ancora maggiorenni e basta guardarci attorno

per accorgerci che ciò è vero. Dopo aver compiuto i diciassette anni si comincia ad invecchiare, a livello della coscienza, assieme a tutte le cose che tocchiamo, portando dentro di noi un dodicenne, un tredicenne o, al massimo, un diciassettenne.

“Se uno non ha studiato il Libro delle poesie non ha nulla da dire.” (Lun-yu: Dialoghi, XVI: 13)

Parole come: “Illuminismo anarchico“, “Individualismo utopistico” ed altre, sono state usate spesso per definire in qualche modo questa volgarizzazione della “Legge” di Thelema e la concezione politica stessa di Maestro Therion (Aleister Crowley).

Ci troviamo invece, a mio avviso, davanti ad un’opera totalmente diversa da ogni altra di Aleister Crowley. Le sue escatologiche tentazioni, un suo certo messianismo di fondo scompaiono in Liber Oz assieme al suo dilemmatico bipolarismo mistico-magico.

Liber Oz ci presenta senza veli lo spietato realismo della Nuova Era, brucia ogni altare ed ogni pantheon, abbatte ogni limite e barriera davanti al leonardesco uomo totale, il quale, vinte le millenarie catene di frustrazioni e d’impotenza che lo legavano corpo ed anima entro i limiti del peccato, riscatta se stesso, senza sforzo, “riconoscendosi”.

Madame de Mortrang in Lis dans la vallée afferma: “… occorre passare attraverso un crogiuolo rosso prima d’arrivare, santi e perfetti, alle sfere superne.”

“Ogni uomo e ogni donna è una stella.” (AL. 1:3)

Ecco che il Rosso, colore del regno animale, diviene altresì passaggio obbligato per riportare ad una novella Età dell’Oro “l’ultimo” uomo. La nostra “Pietra al Rosso” è rappresentata dalla “rettificazione” del concetto e delle modalità dell’istanza sessuale, della sua totale liberazione. In ciò la “Libertas” dell’adepto riassume la sua dionisiaca, sacra portata, ove l’umano agire, quale Agape, ridiviene Vera Forza Creatrice.

Lo scopo dell’Iniziazione nella Nuova Era è il risveglio in ogni uomo (e donna) della coscienza, e quindi della realtà, che egli (ed ella) rappresenta un nuovo Universo. Di ciò Liber Oz è promessa e realtà, verbo e manifestazione.