Intervista con Louis Martinie

Il presente saggio è stato tradotto su autorizzazione dell’autrice. Tratto dal libro “Bloody Sacrifice, A Personal Experience of Contemporary Bloody Rites”.

 

Louis Martinie è uno scrittore, un percussionista ed un batterista. È anche membro onorario della legislatura dello stato della Louisiana. Il suo libro include i Tarocchi Voodoo di New Orleans ed è l’editore della casa editrice Black Moon. È stato associato con il gruppo anarchico di maghi rituali conosciuto come Bate Cabal. Martinie è un anziano e prete del Tempio Voodoo di New Orleans, insegna e cresima nell’Ordine del Servizio ai Loa che combina con gli elementi del Voodoo di New Orleans e del buddismo tibetano.

 

Sono così felice che hai accettato di parlarmi, Louis! Ho conosciuto e ho avuto grande rispetto per il tuo lavoro per tanti anni. Come definisci il sangue all’interno del contesto della tua personale esperienza e credenza? In questa definizione è incluso solo il sangue venoso o si può anche applicare a quello sessuale?

 

Il sangue per me è più un termine metafisico. Lo definirei come una sostanza che possiede certe caratteristiche necessarie. Il sangue è un liquido, abbraccia la vita, è la sostanza personale che scorre dentro il nostro corpo che lo ospita. Liquido vuol dire che scorre o che è capace di scorrere; abbracciare la vita significa portare la grazia della vita; personale vuol dire che l’entità identifica una porzione di se stesso con il sangue. Questo modo di vedere il sangue sicuramente include il sangue mestruale.

 

Dati i significati appena citati del sangue, quello che significa il sangue per una entità non lo significa per un’altra. Sarebbe tremendamente etnocentrico pensare che la roba rossa dentro di noi sia l’unica forma che il sangue assume. Riferito a me stesso, l’acqua non è sangue ma l’acqua è sangue della terra. Questo mi è particolarmente chiaro a livello di esperienza, quando sono abbastanza fortunato da essere alla presenza di un corso d’acqua che sprizza da un buco o da una fenditura della terra. C’è una tale grazia, un tale mistero in questo. In un senso rituale pratico i Loa camminano la via dell’acqua. Riverso l’acqua da una veve (simbolo/disegno rituale) creando una Strada d’Acqua per i Loa.

 

Ho un amico che ha lavorato come custode. Il suo amico era vessato da un supervisore, così questo suo amico prese una penna rossa e scrisse 12 pagine di tutto, dalle immagini alla lista della spesa in inchiostro rosso e lo diede al supervisore. Ho anche insegnato al liceo, qui è molto brutto usare l’inchiostro rosso nella maggior parte dei casi. Qui il liquido rosso porta con sé il potere del sangue umano ed è o diventa, in un senso molto reale, sangue.

 

La tua domanda ne solleva delle altre. Per esempio: “Hanno sangue i Loa?” C’è una strana invulnerabilità nel ferirsi quando si è posseduti. Il sangue sembra non scorrere facilmente. Ho fatto cose che più tardi non mi hanno reso felice nel sentirne parlare. Se un corpo condiviso con un Loa non sanguina facilmente, questo può significare che il Loa ha una forma più robusta di ciò che noi chiamiamo sangue.

 

Penso che una delle ragioni principali per le quali ho ritenuto importante parlarti come parte della mia ricerca risieda nei lavori che hai eseguito miscelando il Voodoo di New Orleans con il Buddismo tibetano. Sono particolarmente interessata in come hai applicato questa integrazione nei riti di sangue Vooodoo. Benché il Voodoo di New Orleans sia sincretico e una tradizione vivente, sicuramente il sacrificio di sangue è una parte integrante della sua pratica, e qualcosa che non può essere cambiato?

 

Sì, il sacrificio di Sangue è una parte tradizionale del cuore della nostra pratica. È una parte importante, essenziale e io ora sto utilizzando il sangue degli alberi. L’olio di palma rossa è una sostanza fantastica. Okoko mi introdusse a questa sostanza nei primi anni ‘80 e posso ancora sentire la profondità del suo potere.

Sono stato in grado di passare un anno con i rifugiati tibetani tra il 2000 e il 2001 e allora, dopo Mademoiselle Katrina, ci furono molti scambi quando ci rifugiammo in una città popolata da molti tibetani.

 

I tibetani e le loro guide spirituali erano molto rispettosi del Voodoo di New Orleans e ci hanno spesso gentilmente fatto notare che il sacrificio di sangue creava problemi per i voodoosant. Si riferivano al “karma”, qualcosa che io non comprendo dalla loro prospettiva.

 

Mr. Norbu, il capo di un movimento di resistenza tibetano, mi ha ripetuto, ancora e ancora e ancora, che tutti gli esseri erano allo stesso tempo mia Madre. Mi ha ripetuto questo fin quando un giorno io ebbi un sussultuoso AHA! Capii che stava parlando letteralmente. Dato il numero infinito di incarnazioni, ogni animale che io avevo sacrificato era ad un certo punto mia madre. Cavolo! Ragazzi, sono svenuto quando quest’idea mi ha colpito. Mia madre, Charlotte, era molto buona con me e io ero lì a sacrificare esseri che erano importanti quanto lei lo era per me. Avevo partecipato a cerimonie che li (la) utilizzavano come capri espiatori. Mi sono sentito un po’ male solo al pensarci. Ucciderei Charlotte per salvare la mia pelle? Cazzo, no! Smisi di utilizzare il sangue animale.

 

Il sacrificio di sangue è un continuum e io sono certamente ancora in questo continuum. Poco dopo aver smesso di utilizzare il sangue nei riti, credevo, stavo suonando i tamburi per un rito condotto da una Sacerdotessa africana in Nigeria ed è finito con una bevuta di sangue. Dunque, chi avrebbe potuto sapere cosa bolliva in pentola? Il punto è che, per me, fare il minor male possibile è una questione di grado e ci stiamo dentro tutti.

 

Il popolo tibetano, nel passato, ha usato sangue animale nei suoi riti. Non praticano riti di sangue ora e possono evocare con successo spiriti potenti. Lo stesso si può dire del tipo di Voodoo di New Orleans che io pratico.

 

Il sangue dei mammiferi è utilizzato nei nostri riti per una serie di scopi. È utilizzato per pura grazia e per il potere che contiene. Viene utilizzato per nutrire i Loa. Ho scoperto che l’olio di palma rosso ha lo stesso effetto per entrambi i casi. Gli animali sono anche utilizzati come capri espiatori. I tibetani, e ora io, credono nella trasmigrazione dell’anima. Dato un infinito numero di incarnazioni, ogni essere senziente che incontriamo è stato tua mamma almeno una volta. Sembra codardo trasferire i miei peccati ad un altro essere che è stato mia madre. È come se qualcuno mi sparasse e io volessi mettere Charlotte di fronte a me come scudo.

 

Sono certo che una volta i nostri Loa mangiassero le persone. Questa pratica non è molto conosciuta. I Loa non sono così lontani da noi. Così come cambiano i nostri gusti anche i gusti dei Loa cambiano. I miei lavori rituali hanno un livello di successo tale senza utilizzare il sangue mammifero che mi soddisfa. Il mio punto è ottenere il maggior beneficio per me stesso e gli altri facendo il minor danno possibile.

 

Quando hai raggiunto il tuo momento ‘ahhh’ hai mai considerato di lasciare il Voodoo completamente?

 

No, ma sapevo che ero arrivato a una realizzazione che per me era importante e che questa realizzazione poteva essere importante anche per gli altri voodoosant e per i Loa stessi. Ho intuitivamente visto, se i Loa erano d’accordo, quale poteva essere un’evoluzione in un tipo di pratica spirituale che amo. Ho sentito che potevo essere una piccola parte di questo cambiamento. Uso la parola “evoluzione” perché i Loa muoiono se non vengono serviti. Per sopravvivere i Loa così come i voodoosant devono cambiare; dobbiamo adattarci all’evoluzione/corrente, Weltanschauung[1]. Un Loa che si nutre unicamente di carne umana e i voodoosant che servono questi Loa non sopravviverebbero a lungo nella New Orlens odierna

 

Quindi credi di aver accumulato del karma negativo con i sacrifici di sangue a cui hai partecipato?

 

Si, ma non sono tanto sicuro cosa intendono i tibetani per karma. Il più vicino collegamento che trovo al significato di karma è la parola abitudine. Le abitudini che ciascuno sviluppa nella sua vita seguono e determinano la qualità della vita futura. Esistono scuole di bon ton e questa potrebbe essere una Scuola a Metà Strada per comprendere il karma. Ho guardato negli occhi un animale prima di sacrificarlo e ho visto una terribile comprensione e saggezza. Sono andato avanti con il flusso del rituale comunque e l’ho sacrificato. Durante il sacrificio non c’era né paura né dolore. Questo è un esempio di ciò che chiamerei non il migliore nutrimento di abitudine/karma. In un sogno siamo tutti dei personaggi. In questo sogno non trattai una piccola parte di me umanamente. Distinguevo tra il rimpianto e la colpa. Rimpiango le mie azioni ma non mi sento colpevole. Sono sicuro che tutto quello che ho fatto era necessario per me per essere ciò che sono oggi, in questo istante, e mi piaccio molto.

 

So che i monaci tibetani sono capaci di sciogliere i loro voti e combattere/uccidere per proteggere la loro religione, e tutto il karma negativo accumulato è considerato un sacrificio necessario; nelle tue chiacchierate con Mr. Norbo è stato preso in esame che il tuo karma fosse quello di eseguire sacrifici rituali?

 

No, ma se un essere vivente deve essere proprio ucciso lo farei e accetterei le conseguenze piuttosto che avere un compagno che uccide al posto mio e le conseguenze si scaricassero su di lui. Forse, in un certo senso, questo è il vero volto dell’amore. Ho realizzato che è molto semplice per me uccidere, prendere una vita. Questo potrebbe risultare da un karma/abitudine passata che ho scelto di non coltivare.

 

Lavorare con l’orisha Obatala, che odia l’olio di palma, deve essere problematico. Che cosa fai in questa situazione?

 

Ah! Per tutti noi, ENTRAMBI visibili e invisibili, è meglio fare pace con gli errori passati. Il Re Bianco era ubriaco e ha commesso un errore. Bisogna andare avanti. Nessuno è perfetto. Sarebbe meglio perdonarsi per la trasgressione. Una volta che è compiuto, l’odio si trasforma in rimpianto e l’olio di palma perde la sua carica emozionale. Obatala è uno spirito tremendamente grande, il suo odio per l’olio di palma è solo una piccola parte di ciò che lui/lei è. Credo che la forza che è Oba-Tala, in larga misura, sia responsabile delle lezioni di Oba-Ma negli USA…

Nel Voodoo di New Orleans, Obatala e blanc dan-i camminano sulla stessa strada, così i miei accordi sono con blanc dan-i, che è, in un senso, una fortuna. Blanc dan-i ama l’olio di palma.

 

Hai parlato del tuo personale viaggio nella realizzazione spirituale e della tua relazione con gli spiriti ma, dato che lavori in una comunità, mi stavo chiedendo quale sia l’impatto di questi cambiamenti nelle tue credenze rispetto ai tuoi colleghi.

 

Ritengo di svolgere una gran quantità di insegnamenti; molte sessioni ai festival e altri eventi al di là dei rituali. L’onestà intellettuale e l’autenticità richiedono che mostri me stesso così come sono, anche se “Ma lo avevi scritto prima” potrebbe essere un po’ imbarazzante se uno crede in un senso molto stretto della continuità.

 

Tendo a scusarmi più del normale quando avvengono dei cambiamenti più evidenti nella mia pratica e gravano sulle pratiche che supporto come percussionista, etc. “Scusatemi, ma adesso non voglio essere coinvolto in questi riti nei quali vi sono sacrifici”. Anni fa mi è stato detto che ci vuole del coraggio ad essere auto contraddittori. Credo di comprendere meglio questa affermazione ora.

 

Le persone vengono e vanno…è la natura della vita. L’approvazione diventa disapprovazione e le correnti si invertono creando una spirale in cui l’approvazione e il suo contrario si uniscono ed equilibrano. La gente con cui ho lavorato se ne è andata. Non possono essere sostituiti ma le loro posizioni e i loro ruoli sono stati presi da altri. La comunità cambia e una ragione per il cambiamento può essere che ciascun membro può cambiare le sue credenze.

 

Alla fine credo che la percezione selettiva sia un fattore importante. La gente tende ad ascoltare ciò che vuole sentire. Le mie credenze possono cambiare ma quel cambiamento può essere, in larga misura, scontato come una specie di aberrazione momentanea da porzioni della comunità voodoo.

 

L’effusione di sangue all’interno di un contesto di gruppo, per qualsiasi ragione, crea in sostanza  una ‘eccitazione’ e aumenta l’energia. Come guardano gli altri praticanti il tuo nuovo punto di vista e, specialmente negli stati iniziali, di avere rituali centrati sul non sanguigno; come è stata percepita la partecipazione a questi riti?

 

È strano ma il sentimento primario è stato quello del sollievo. Vi fu una realizzazione che non bisogna versare sangue per celebrare un rito con successo. Vi è un grande potere nel sangue, ma le necessarie porzioni di quel potere possono essere accessibili attraverso veicoli meno drastici e drammatici. Le atomiche non sono sempre necessarie, specialmente se lo scopo del rito è più modesto del cambiamento mondiale.

 

Le possessioni, entrambe parziali o piene, apportano molta energia ed eccitazione durante i riti. Anche le possessioni portano in sé la possibilità di un coinvolgimento diretto per gran parte dei voodoosant presenti. Il Loa o lo spirito possessore spesso cerca il contatto con altri ritualisti e da messaggi e consigli.

 

Grazie mille Louis, è interessante classificare i cambiamenti nella tua spiritualità e ascoltare le ragioni dietro questi cambiamenti. Immagino che lavorare in un gruppo di pratica con le sue strutture e tradizioni stabilite può portare a rivalutare approcci più complessi.

 

La mia personale evoluzione nella pratica (specificamente riferita ai lavori con il sangue), come praticante solitaria, ha avuto delle sfide simili all’interno di contesti differenti. Una parte importante nella mia strada era di stabilire cosa fosse giusto e vero per me stessa e per coloro con cui lavoro, e decidere se il rituale di sangue era solamente necessario come parte del mio personale processo di affrontare i tabù.

 

 

 

[1] N.d.T. Concetto filosofico tedesco che intende una “visione del mondo”  che trascende il singolo ed è applicabile a un concetto più universale che si collega al collettivo inteso come condivisione in un altro piano di coscienza, concetto esprimibile in termini moderni con la definizione di “Inconscio Collettivo” di C.G. Jung.