Coil – Cattedrali in Fiamme

VB: Sia Coil che Psychic TV producono un tipo di musica che non vuole essere considerata ‘entertainment’, esiste una differenza tra i due gruppi nel modo di affrontare la questione?

 

John Balance:  È una domanda a trabocchetto. Naturalmente c’è una differenza, più di metodi e personalità che di sostanza: questo è anche il motivo per cui abbiamo lasciato i PTV. Su questo punto voglio chiarire che nonostante i reportages pubblicati da Genesis che dicono il contrario, noi abbiamo lasciato il gruppo per nostra decisione e non siamo stati buttati fuori. Semplicemente ci siamo accorti di non poter lavorare alle dipendenze di GPO. C’era molto cattivo sangue e paranoia da parte di tutti, spero che adesso ciascuno possa proseguire tranquillamente nelle proprie particolari attività. Ci sono molte somiglianze nel modo in cui le due formazioni lavorano, ma anche differenze fondamentali. Io non posso parlare per loro, ma i nemici che attacchiamo, controllo, pigrizia, cieca accettazione, sono gli stessi, e tutti ci siamo dati direttive ideali e disciplinate per mezzo delle quali affrontiamo la vita. Gli scritti di PTV sono molto eloquenti. Fondamentalmente si tratta della lotta dell’individuo per lasciare un marchio sulle cose e cambiarle in meglio. Sembrerà naif e semplicistico, ma le idee più complesse e sfaccettate sono sempre apparentemente semplici.

 

VB: A quale tipo di pubblico si rivolge Coil?

 

JB: Sono interessato a raggiungere chiunque possa condividere, sperimentare e possibilmente beneficiare della nostra musica. Abbiamo una missione indefinibile. Non siamo predicatori con la legge divina. Coil vuole creare uno stato di delirio in cui la realtà si disorganizza in una estasi gloriosa. La qualità dell’osservatore/ascoltatore determinerà ciò che egli potrà trarre dall’esperienza. Noi ci esibiremo per chi vorrà mettersi alla prova. Esiste un livello superficiale in ciò che facciamo, ma intendiamo sempre abbinarlo ad un livello più serio e profondo. Nulla sarà come sembra. Sarà informazione e caos, arte e linguaggio. Non siamo interessati a predicare vangeli altrui. Crediamo in noi stessi, è quanto tutti dovrebbero poter fare. Come abbiamo detto con PTV “siamo solamente catalizzatori”. Vogliamo ridare alla gente la confidenza in se stessi.

 

VB: Come classificheresti in termini musicali il lavoro di Coil, Current 93, Nurse With Wound, ecc. (parte della tradizione popolare del r’n’r, improvvisazione esoterica, musica religiosa…)?

 

JB: Posso parlare solo per il nostro caso, so che i NWW cercano di venire considerati musicisti classici, e per questo i dischi della United Diaries sono stampati su vinile più costoso. Per Coil dipende dal particolare prodotto. Parte del materiale registrato, specialmente sul LP, è complessamente strutturato e non può certamente essere definito improvvisazione. Non mi interessa molto come lo si possa classificare, purché sia in circolazione.

 

VB: Avete qualche relazione con organizzazioni magiche o sette occulte?

 

JB: Il meno possibile. Gruppi come l’Ordo Templi Orientis sono rigidamente organizzati e come tali molto restrittivi. Non abbiamo nessun bisogno di contatti con simili organizzazioni. Alcuni nostri amici sono affiliati, ma in massima parte certe attività possono svolgersi con maggior purezza e potenzialità individualmente o con partner selezionati. Attraverso la storia è stato il genio e la visione individuale a risplendere maggiormente. Dalí, Nietzche, Van Gogh, Austin Osman Spare, Max Ernst, ecc. Naturalmente per creare ed ottenere dei risultati queste persone si sono associate ed hanno collaborato con altri, e il processo della Terza Mente (n.d.r. teoria per cui la collaborazione di due persone genera il manifestarsi di una terza entità) permette di compiere progressi, ma io credo che veramente determinanti siano i sogni, il delirio e certi stati mentali concepiti e sperimentati in privato. Le scoperte più grandi non possono essere tradotte e comunicate ad altri, ma forse lo può essere il metodo mediante il quale si ottengono questi stati mentali. La distribuzione di indizi e chiavi psichiche.

 

VB: Cosa pensi del Papa Giovanni Paolo II?

 

JB: Vuol dire se è l’Anticristo? Mi piace sentire queste teorie secondo le quali egli starebbe compiendo le profezie bibliche. David Tibet ne è un po’ ossessionato e perciò dovresti chiedere a lui i dettagli. Mi interessa la teoria per cui il tentato assassinio sarebbe stato organizzato da persone che lo ritenevano l’Anticristo. Gruppi massonici molto potenti. Tutto è possibile. Ecco perché avrebbero ucciso anche l’altro Papa, per impedirgli di compiere le profezie. Non ne so molto di queste cose, c’è un libro intitolato “The Broken Cross” che ne parla diffusamente. Sono certo che non è di molta importanza il fatto che lui sia veramente l’Anticristo o meno. Stiamo vivendo nell’età di Horus, l’età di Thelema, e stiamo per assistere a cambiamenti di imponenza catartica. Uno scossone cosmico per liberarci dalla merda e ricominciare. Tutto quello che possiamo fare è causare abbastanza caos e confusione da favorire il mutamento.

 

Scatology è il titolo del nuovo album di Coil, uscito per l’etichetta Force & Form/ K 422: non lasciatevi spaventare, feticismo escrementizio e altre tematiche perverse sono sì presenti in questo lavoro, ma sviluppate senza grossolanità o irritanti intemperanze. Il LP è anzi in grado di soddisfare un vasto pubblico di acquirenti, a differenza del precedente esoterico “How to destroy angels” (vedi Rockerilla 50). Per chi non è già a conoscenza ricapitoliamo brevemente la storia del gruppo: Coil nasce nel 1982 come progetto personale di Geoff Rushton (alias John Balance), il quale prima di unirsi ai PTV aveva collaborato con Lustmord e edito la fanzine Stabmental, in un secondo tempo si aggrega a lui in pianta stabile Peter Christopherson, membro fondatore di Throbbing Gristle e PTV, oggi titolare di una agenzia di produzione video (ha realizzato clips per nomi come Barry Gibb, Robert Plant e Yes). I due abbandonano i PTV nel 1984, al termine del World De-Tour, documentato da un’abbondanza di incisioni live, e intensificano l’attività come Coil (vedi la discografia completa in calce all’articolo). “Scatology” è dunque la prima documentazione organica delle diverse direzioni che la band intende percorrere: “rumori atonali e poesia brutale”, ma anche ritmi incalzanti, ossessive danze tribali, atmosfere meditative e soavi… La bella e originale copertina abbonda di note e delucidazioni sulla genesi di ciascun brano, è quindi del tutto inutile che stia a parafrasarla. Basterà ricordare “Ubu Noir” e “At the Heart of it All” come esempi della capacità di lavorare con loops, Emulator e Fairlight per ottenere ‘effetti speciali’ e ‘film sonori’ del tutto originali (difatti Derek Jarman ha commissionato loro la colonna sonora per il film “The Angelic Conversation”). “Panic”, uscita anche su 12” con versione sconvolta di “Tainted Love” sul retro, “Solar Lodge” e “Godhead-Deathead” sono invece esempi della vena più accessibile del gruppo, riffs potenti quasi sul limite del metallo pesante, energia pagana, inni dissacranti conditi di fiamme, peccato, alchimia, paradisi perduti, Cristo, Pan, Manson, Burroughs, Lautremont… per essere un disco messo assieme da due dichiarati non-musicisti non è per niente male! “Tenderness of Wolves”, grazie alla voce dell’ospite Gavin Friday, sembra essere uscita dalle prime e migliori pagine dei Virgin Prunes. Altri special guests sono Stephen Thrower (dei Possession) e Jim “Foetus” Thirlwell, il quale si occupa di produrre l’intero lavoro.

Per ultimo citerò il pezzo più ‘divertente’, “La Festa di Compleanno dell’Operaio delle Fogne” ispirata da un racconto sado-maso: il festeggiamento consiste nel legare il malcapitato alla tazza del cesso e coprirlo di escrementi. Anche in questo caso, Coil risce ad appropriarsi della storiella in sé rivoltante e trasformarla con procedimento quasi alchemico, in immagini sonore ‘interessanti’.

 

Questa è forse la caratteristica peculiare del gruppo, trasformare il materiale più immondo in suoni che ammaliano, ‘negativismo positivo’ come il sole nero scelto a simbolo del progetto. Luce nera, antiluce, il colore delle ombre ‘l’unica cosa da temere/è la paura stessa…’

 

COIL – complete works 1983/1984

 

“S is for Sleep” in “The Elephant Table Album” LP (Xtract)

“Here to Here (Double Headed Secret)” in “The Beast 666” cass. (Nekrophile)

“Transparent” cassetta a metà con Zos Kia (Nekrophile)

“Red Weather” in “Bethel” cass. (Normal)

“How to destroy angels” 12” one-sided LP (Laylah)

“Homage to Sewage” in “Life at the Top” LP (Third Mind)

“Scatology” LP (Force&Form/K. 422)

“Panic/Tainted Love” 12” single (Force&Form/K. 422

“The Wheel” in Some Bizzare compilation (anche video)

“Restless Day” in “Animal Liberation Front” LP (Mi-Mort)

“Sicktone” in “The Fight is On” LP (Laylah)

 

Contact: COIL BCM – Codex London – WC1N 3XX, UK